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UE, IDENTIFICAZIONE CAVALLO: NUOVA REVISIONE

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Nuova revisione della bozza di Regolamento Europeo per l’identificazione degli Equidi, un provvedimento che nelle intenzioni delle autorità europee doveva entrare in vigore quest’anno, ma che sta incontrando non poche difficoltà con la conseguenza di influenzare i provvedimenti nazionali in materia. La Draft Commission Regulation implementing Council Directives 90/426/EEC and 90/427/EEC as regards methods for the identification of equidae sarà esaminata l’11 e il 12 aprile a Bruxelles dal SCoFCAH (Standing Committee on Food Chain and Animal Health). L’articolo 11 della bozza di regolamento stabilisce che il microchip per l’identificazione è atto del veterinario: “. A veterinarian who is trained for the purpose of this Regulation, or a person holding for that purpose an equivalent qualification and acting on behalf of the issuing body, shall implant in an equine animal a new and unused transponder at the time it is first identified.” Come più volte ribadito dall’ANMVI e dalla SIVE, nell’attuale ordinamento giuridico nazionale non esiste una “equivalent qualification”, ovvero nessuna figura - nè tecnica, nè sanitaria- può sostituirsi al medico veterinario. Una posizione condivisa su scala europea anche dalla FEEVA, la Federazione delle Associazioni Veterinarie per Equini a cui aderisce la SIVE.