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PIANO PANDEMIA, PATTA: ITALIA NON E’ IN RITARDO

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A che punto è il piano pandemico nazionale rispetto alle indicazioni dell’OMS? C’è un ritardo nell'approvvigionamento di farmaci che espone il nostro Paese al rischio di non poter disporre del dovuto stock di antivirali a fronte di un'eventuale richiesta immediata? Come mai l'Italia è in controtendenza rispetto ai Paesi europei e garantisca una copertura di poco più del 6%, quando l’ OMS raccomanda una antivirali pari al 25-30 per cento della popolazione?
All’interpellanza urgente degli onorevoli Giuseppe Palumbo (FI) e Antonio Leone (FI) ha risposto il Sottosegretario alla Salute Gian Paolo Patta l’8 febbraio scorso che ha ricordato come in fatto di sanita` veterinaria, “e` stato recentemente diramato alle regioni e alle province autonome il nuovo piano di monitoraggio per il 2007, che prevede una sorveglianza attiva (controlli seriologici modulati sull’analisi del rischio), sia sui volatili domestici, sia sui volatili selvatici, e una sorveglianza passiva, effettuata con controlli sulle specie selvatiche ritenute a rischio, trovate morte o cacciate”.
Ma non è questo il punto. Gli interroganti ritengono che “dal punto di vista della vigilanza veterinaria, il nostro Paese può vantare un efficiente livello di organizzazione e una puntuale strategia di risposta operativa”, ma che “a tali stringenti misure di vigilanza veterinaria non sembra corrispondere un'eguale preparazione del nostro Paese dal punto di vista della vigilanza sanitaria”. Il Sottosegretario con delega alla veterinaria ha precisato come segue: "Il Ministero della sanita` ha gia` provveduto all’acquisto di medicinali sulla scorta delle indicazioni fornite dall’Organizzazione mondiale della sanita` e sulla base del parere espresso dal comitato scientifico del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) e del comitato scientifico dell’Agenzia italiana del farmaco. Al momento, l’Italia dispone di circa 40 milioni di dosi, sia prodotto pronto all’uso, sia prodotto in bulk. In conformita` alle previsioni del piano, la scorta nazionale dei farmaci antivirali e` in corso di dislocazione a livello periferico, su base regionale, secondo il piano di distribuzione concordato con le regioni. Una parte della riserva nazionale di farmaci antivirali rimarra` stoccata presso il Ministero della sanita` (quota di compensazione) e sara` utilizzata qualora la situazione epidemiologica lo rendesse necessario, con modalita` veloci e sicure e di mobilitazione su tutto il territorio nazionale. Si precisa che l’uso dei farmaci antivirali, sulla cui efficacia esistono, nel mondo scientifico, pareri contrastanti, puo` rivelarsi utile – lo si sottolinea – sempre a scopo profilattico, in presenza di primi casi o di piccoli cluster, quando ancora non e` disponibile un vaccino. Proprio con tali finalita` , e` stata costituita la scorta di tali farmaci, per il numero di dosi gia` indicato.
La cautela adottata nell’acquisto di tale quantitativo e` supportata da motivazioni epidemiologiche, in quanto, in fase di pandemia, fase 6, per l’OMS, la profilassi con antivirali sembra essere poco appropriata e potrebbe rivelarsi addirittura controproducente, dal momento che l’utilizzo allargato ed improprio di tali farmaci aumenterebbe il rischio di emergenza di ceppi virali resistenti, oltre al rischio di effetti collaterali. Il Ministero della salute, pertanto, in linea con le indicazioni dell’OMS, conferma che sul territorio nazionale la vigilanza e` permanente, con circa mille prelievi al mese effettuati negli ultimi cinque mesi, tutti con esito negativo; vorrei ricordare che, in Italia, nessun allevamento di polli, di volatili, e` stato mai contagiato dall’H5N1. I casi ricordati dall’onorevole sono riferiti a meno di una decina di cigni selvatici nella stagione ricordata”.