Dei 23 Studi di Settore destinati ai professionisti, ben diciassette erano in monitoraggio. Fra questi il TK 22U dei medici veterinari per i quali la FNOVI ha chiesto all’Agenzia delle Entrate di valutare una proroga e quindi un rinvio della sua entrata a regime. Ma all’incontro di ieri, presso il SOSE, è emersa la determinazione
dei vertici dell'Agenzia delle Entrate di far entrare a regime il maggior numero di Studi. L’intervento del dottor Giuliano Lazzarini, incaricato FNOVI, ha messo in luce come il 2006 sia stato un anno di grande svolta per i professionisti “che improvvisamente hanno visto abbattersi quelle tariffe di riferimento nell'ambito provinciale. Pur considerando , quindi gli Studi di Settore uno strumento che è in grado di dare una fotografia della realtà organizzativa e fiscale del professionista – ha aggiunto- ho ritenuto opportuno sollevare il problema della necessità di una proroga del periodo di monitoraggio per evitare che il risultato di questo primo anno di svolta potesse non cogliere l'obiettivo che gli Studi stessi si prefiggevano”. Lazzarini ha anche esposto le perplessità della categoria in merito al “rigo D41" sulle spese sostenute per l'acquisto di medicinali da cedere al cliente “ per la possibilità che queste , non potendo essere automaticamente stornate per la non attività del rigo stesso, possano diventare la causa di un risultato di non congruità del professionista .
La contro-proposta è stata una entrata a regime degli Studi, accompagnata da un anno di osservazione, con particolare attenzione per quelle situazioni, come quella veterinaria, in cui le novità legislative e regolamentari hanno determinato nuove regole di prestazione dei servizi e un nuovo approccio con la clientela- utente. In proposito è stata annunciata una circolare.