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IRAP: COMPROMESSO SULLE PROFESSIONI

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Forse questa volta si arriverà veramente a chiarire, una volta per tutte, quali professionisti sono soggetti all'IRAP. La Corte di Cassazione dopo una prima sentenza favorevole al professionista ricorrente ( n. 21203 del 5 novembre 2004) aveva deciso di sospendere ogni giudizio sia perchè riteneva opportuno aspettare la sentenza di legittimità dell'imposta da parte della Corte di Giustizia Europea, sia perchè i ricorsi che stavano pervenendo sulle difficoltà di interpretazione della sentenza della Consulta ( n.156/2001) erano ormai centinaia e richiedevano quindi un giudizio che potesse valere per tutti. La riunione di ieri che ha visto coinvolti 20 consiglieri, suddivisi in due collegi, è stata vivace e complessa per le diverse considerazioni emerse ma alla fine è arrivata ad una posizione condivisa che sarà espressa nei prossimi giorni con la pubblicazione della sentenza, ma di cui si conoscono già i contenuti. La decisione è il frutto di un compromesso fra le varie posizioni più estreme: quella che sosteneva l'inapplicabilità dell'imposta per tutti i professionisti, ritenendo che questi non possano avere un' autonoma ed indipendente organizzazione, e quella che, invece, sosteneva che l'IRAP dovessero pagarla tutti. La posizione che ha trovato la condivisione generale ritiene che debbano essere esclusi dall'imposta solo quei professionisti che non esprimono nella loro organizzazione professionale parametri che possano far sottointendere una autonomia operativa e stabile: ad esempio la presenza di dipendenti o collaboratori, mentre la presenza di soli strumenti indispensabili come un telefono o un computer non giustificherebbero alcuna pretesa impositiva. Durante la riunione di ieri sono stati esaminati circa 80 ricorsi quale campione significativo delle centinaia già pervenuti alla Corte. Questa posizione sarà poi inviata al Viceministro Vincenzo Visco che dovrà considerarla e riprenderla in una sua ordinanza o direttiva a tutti gli uffici dell'Agenzia delle Entrate. Se il Ministero accoglierà in pieno l'indicazione della Corte di Cassazione saranno esclusi dall'IRAP circa 1,3 milioni di professionisti con una perdita per l'erario di circa 2 miliardi di euro. ( Italia Oggi, 9 febbraio 2007)