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CASSE DI PREVIDENZA: FUSIONE FRA CATEGORIE?

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L'ENPAV, la Cassa dei veterinari con chi potrebbe fondersi? Con quella dei medici o dei farmacisti? Considerato che l'ENPAV, fra tutte le Casse professionali, è una di quelle che esprime i dati migliori perchè dovrebbe fondersi con un'altra accollandosi le fragilità di questa? Secondo il NVSP ( Nucleo di valutazione della spesa previdenziale) le difficoltà future di alcune Casse private potranno essere superate o risolte fondendole con enti di previdenza di altre categorie, naturalmente enti che esprimono dati positivi, visto che sarebbe assurdo accorpare situazioni di diversa fragilità, in modo da diversificare e riequilibrare i rischi dell'evoluzione demografica e della crescita di reddito degli iscritti. Questa ipotesi è stata prospettata, fra le altre, come possibile soluzione alle difficoltà gestionali future che molte Casse potranno incontrare nei prossimi anni se non saranno presi subito provvedimenti specifici. La spesa pensionistica complessiva del settore professionale è infatti destinata a crescere anche nel prossimo decennio. Secondo il NVSP a un tasso dell'1,7%, comunque inferiore di circa lo 0,2% rispetto al tasso di variazione che c'è stato nel quinquennio 2001/2005. In effetti in questi anni si dovrebbero risentire gli effetti della riforma delle pensioni del 2004 e delle prime pensioni di anzianità liquidate con il sistema misto ( retributivo/contributivo). I problemi dovrebbero iniziare ad esserci dopo il 2015 soprattutto a causa del deterioramento demografico. In questa situazione il NVSP rivedendo lo storico delle Casse professionali dal momento della privatizzazione ( 1993), e quindi di riconosciuta autonomia normativa, gestionale e finanziaria, con l'impossibilità, però, di poter ricorrere a finanziamenti da parte della fiscalità generale in casi di squilibri gestionali, conferma una situazione di breve e medio periodo abbastanza positiva ma con prospettive per il futuro non proprio tranquille. Questo perchè mentre ora gli iscritti continuano a crescere, anche molto velocemente, e quindi il rapporto tra attivi e pensionati continua a mantenersi su livelli assai favorevoli, nel lungo periodo si scorgono i problemi di quella che il rapporto chiama una privatizzazione senza paletti robusti, che ha cioè stabilito un orizzonte di soli 15 anni per la valutazione della stabilità delle gestioni, periodo che la Finanziaria 2007 ha già elevato a 30 anni. ( ItaliaOggi, 20 dicembre 2006)