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RONCONI: ONAOSI PUNITA, RISCHIO RETROATTIVITA'

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''La presidente della Giunta regionale e il sindaco di Perugia non hanno manifestato il necessario impegno per impedire che il governo tagliasse drammaticamente gli introiti dell'Onaosi'': lo sostiene l'on. Maurizio Ronconi, Udc. ''Due anni fa grazie ad un mio emendamento, appoggiato autorevolmente dal sen. Schifani, rilanciammo l' Onaosi - sostiene Ronconi in un comunicato - come punto di riferimento assicurativo per tutti i sanitari. Oggi, al di la' delle vacue promesse, con questa finanziaria vengono cancellati tutti i benefici che pure non comportavano alcun onere per lo Stato. E' stata dunque una scelta dettata solo dalla volonta' politica, per punire l' Onaosi e tutta la citta' di Perugia. Preoccupa molto la vicenda anche perche' ora il rischio e' quello dell'apertura di un grave contenzioso con coloro che per due anni erano obbligati ai versamenti ed oggi non piu' e che potrebbero retroattivamente richiedere quanto versato. Dunque una scelta irresponsabile da parte del governo, una ignavia altrettanto grave - conclude l'on. Ronconi - da parte della Lorenzetti e Locchi''. ''L'affossamento dell'istituzione Onaosi e' una sconfitta e uno schiaffo per tutta l'Umbria'' secondo il capogruppo dell'Udc in Consiglio regionale Enrico Sebastiani. ''La presidente Lorenzetti e l'assessore alla Sanita' Rosi - sostiene Sebastiani - non hanno saputo difendere una istituzione strettamente legata all'Umbria sotto l'aspetto storico sociale e culturale. In particolare il presidente del Consiglio Prodi ha tenuto sulla vicenda un atteggiamento superficiale e spregiudicato in quanto l'introduzione della volontarieta' dei contributi per medici, veterinari, odontoiatri e farmacisti non riguarda in alcun modo l'aspetto finanziario del bilancio dello Stato''. ''Se l'intendimento delle forze di sinistra - afferma ancora Sebastiani - era comunque quello di colpire l'Onaosi avrebbero potuto con piu' garbo istituzionale, proporre un disegno di legge e sottoporlo all'esame del Parlamento. Con i maxi emendamenti del Governo si e' voluto imporre una soluzione con arroganza da regimi dittatoriali, esprimo piena solidarieta' al presidente dell'Opera Aristide Paci, a tutti gli studenti e a tutto il personale con l'invito a non scoraggiarsi perche' verra' il momento che sara' riconosciuto il valore e il ruolo dell' Onaosi''. (ANSA).