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IZS BRESCIA, COMMISSARIAMENTO IN DUE DECRETI

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“Le procedure di designazione sono in corso, ma non si sono ad oggi concluse”. Lo si legge nel primo dei due decreti (n. 12642) emanati il 14 novembre scorso, a firma del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, nel motivare il commissariamento dell’Istituto Zoooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Il Consiglio di Amministrazione ( 3 membri di nomina lombarda, 3 di nomina dell’Emilia Romagna e 1 designato dal Ministero della Salute) è scaduto il 30 settembre scorso come pure la carica di Direttore Generale ( di nomina congiunta Lombardia ed Emilia Romagna), pertanto la Giunta Formigoni – con un primo provvedimento- ha ritenuto “necessario”, procedere alla nomina di un Collegio Commissariale “per garantire la continuità delle attività dell’Istituto,, limitatamente all’esercizio di ordinaria amministrazione nonchè agli atti essenziali ed indifferibili di competenza degli organi di amministrazione e gestione dell’Istituto”. Il Collegio commissariale - come deliberato con decreto 12642 - è composto da Giovanni Paganelli ( già Presidente del CdA ed ora Presidente del Collegio commissariale, indicato dall’Emilia Romagna), Roberto Gentili ( già membro del CdA, designato dal Ministero della salute) e Ezio Lodetti ( già Direttore Generale, designato dalla Lombardia) e viene affiancato da un Collegio dei Revisori dei conti straordinario composto dagli stessi componenti di quello in scadenza. I membri del Collegio Commissariale, per i quali viene previsto “un emolumento parametrato a quello del direttore generale a carico dell’Istituto”, resteranno in carica per un periodo non superiore a 90 giorni. Con il secondo decreto ( n. 12670) emanato nello stesso giorno, la Giunta della Lombardia ha modificato la composizione del collegio commissariale, dopo aver valutato “il carico di attività da esplicarsi in questa fase transitoria, la rilevanza strategica dell’Istituto nell’ambito della del servizio sanitario delle due Regioni, la prioritaria esigenza di garantire all’Istituto medesimo l’adeguata funzionalità adottando, nel contempo, tutte le necessarie iniziative per la regolare ricostituzione degli organi”. La Regione ha ritenuto che in questa fase “sia insufficiente affidare ad un Collegio Commissariale composto di soli tre componenti la totalità delle attività in essere” e pertanto ha considerato opportuno “avvalersi anche delle professionalità degli altri componenti del Consiglio di Amministrazione in scadenza”. Il Collegio commissariale è così salito a 8 membri, ma per gli ultimi commissari l’emolumento sarà solo “un gettone di presenza parametrato a quello sinora corrisposto ai componenti del Consiglio di Amminstrazione in scadenza nonchè il rimborso spese sostenute in relazione al loro incarico”.