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MVS, ORDINANZA URGENTE IN LOMBARDIA E VENETO

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Non c'e' alcun pericolo per la popolazione, soltanto un grosso problema per gli allevatori, in caso di epidemia, fanno sapere dalla Provincia di Bergamo, dopo la scoperta nei giorni scorsi di un focolaio di malattia vescicolare dei suini. Altri focolai sono stati riscontrati in provincia di Brescia, tutti all'interno di aziende agricole collegate ad un allevamento veneto, da dove il virus si e' diffuso. L’ordine di abbattimento in Lombardia è già scattato per migliaia di capi. Il Ministero della Salute, già in data 17 novembre, ha quindi diramato misure urgenti di prevenzione nella diffusione della malattia vescicolare del suino (MVS) nelle province di Brescia, Bergamo, Verona, Padova e Vicenza, dove “la situazione epidemiologica appare incerta”. Anche sulla base di recenti disposizioni comunitarie ( Decisione 2005/779/CE), che hanno introdotto nuove misure protezione contro l’infezione, la Direzione generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario è intervenuta con misure urgenti “per evitare la ulteriore diffusione dell’infezione limitando la movimentazione dei suini”dalle Province citate e all’interno delle stesse. Il divieto di movimentazione degli animali della specie suina è vietato verso il resto del territorio nazionale e verso gli Stati membri dell’ Unione Europea e Paesi Terzi. Le aziende suinicole nelle province oggetto del provvedimento “devono essere sottoposte a un controllo sierologico, da parte dei Servizi Veterinari competenti per territorio, secondo le procedure previste dal Piano Nazionale di sorveglianza ed eradicazione di caso sospetto ( P 5% IC 95%). I campioni devono essere inviati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per territorio utilizzando la scheda di accompagnamento campioni sulla quale deve essere specificato “Riacquisizione accreditamento”. Salvo i divieti previsti nelle zone di restrizione istituite intorno ai focolai, si prevedono le seguenti deroghe la movimentazione è consentita tra aziende il cui esito ai test diagnostici di controllo è risultato negativo, per i suini destinati alla macellazione la movimentazione può essere consentita fuori dalle province interessate a condizione che le aziende di origine degli animali siano state controllate con esito negativo, e infine le aziende possono nuovamente movimentare i suini quando ne è stato verificato lo stato sanitario con esito favorevole ( lo spostamento da queste aziende è subordinato alla prenotifica di 48 ore ai Servizi Veterinari di destinazione). Rassicurazioni sono state date ai cittadini dei territori interessati per escludere ogni preoccupazione sull’uomo e la sicurezza degli alimenti: Il Dipartimento veterinario dell'Asl di Bergamo Eugenio Testa, riporta un lancio d’agenzia, ha rassicurato che no ci sono preoccupazioni di ordine sanitario, ma “ si tratta di una ''pulizia veterinaria'', tra l'altro imposta dalle norme comunitarie.