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PALII, PATTA: SI' AD UNA LEGGE IN TEMPI RAPIDI

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“Possiamo rassicurare gli onorevoli interpellanti sull'attenzione che il Ministero della salute ha sempre avuto in materia di benessere e salute degli animali. Peraltro, condivido molte delle amare considerazioni svolte.” Il Sottosegretario di Stato alla Salute Gian Paolo Patta ha così iniziato nell’Aula di Montecitorio, il 12 ottobre scorso, la risposta per conto del Governo all’interpellanza urgente dell’On Azzolini che chiedeva una iniziativa legislativa urgente sulle corse degli equidi. Dopo aver ribadito la necessità che tutti gli enti istituzionali, a livello centrale, regionale e locale, siano coinvolti “per impedire qualsiasi forma di impiego improprio dei cavalli in manifestazioni pseudo-sportive o rituali, spesso considerate ineludibili in quanto collegate a tradizioni religiose o popolari”, Patta ha dichiarato di condividere anche la ”necessità di un'iniziativa legislativa in tempi rapidi la quale, nel rispetto delle competenze regionali, individui linee guida e regole comportamentali più severe, disponendo controlli obbligatori sull'applicazione di quanto previsto dall'accordo Stato-regioni del 6 febbraio 2003”. le quali spesso sono inconsapevoli dei rischi che corrono”. Inoltre, ha aggiunto il Sottosegretario con delega alla veterinaria, “questo ministero assicura la possibilità di richiamare l'attenzione delle autorità regionali sui contenuti del suddetto Accordo che, all'articolo 1, sancisce: «Con il presente accordo le regioni e il Governo si impegnano, ciascuno per le proprie competenze, a promuovere iniziative rivolte a favorire una corretta convivenza tra persone e animali da compagnia, nel rispetto delle esigenze sanitarie, ambientali e del benessere degli animali».”. Il rappresentante del Governo ha inoltre precisato che è esclusivamente regionale la competenza nel controllo del rispetto delle misure di sicurezza indispensabili ad impedire qualsiasi forma di abuso o maltrattamento degli animali coinvolti in gare o manifestazioni popolari. Per gli aspetti di propria competenza, il Ministero dell'interno, come riferito in Aula da Patta, dopo aver precisato che nell'ambito di gare ippiche organizzate non si può escludere l'esistenza di un sottobosco di personaggi malavitosi coinvolti nella somministrazione di sostanze dopanti ai cavalli o nell'organizzazione di scommesse clandestine, ha comunicato che i prefetti delle province di Agrigento e Trapani sono già intervenuti per bandire lo svolgimento di palii ufficiali in ambito urbano, sia per la mancanza di requisiti da parte dei fantini e dei proprietari dei cavalli, sia a tutela della sicurezza e incolumità delle persone coinvolte nelle manifestazioni, compresi gli stessi fantini. Per quanto concerne le altre prefetture della Sicilia citate dagli onorevoli interpellanti, la prefettura di Siracusa ha vietato per motivi di ordine pubblico, con provvedimento del 24 luglio 2006, lo svolgimento della manifestazione del Palio di Avola; la prefettura di Catania, con ordinanza del 23 settembre 2006, ha disposto la sospensione con effetto immediato della manifestazione chiamata Palio di Belpasso. ”Appare evidente e chiaro - ha concluso Patta- che esistono problemi di responsabilità istituzionale a vari livelli, che dobbiamo assolutamente rispettare. Infatti, è assolutamente necessaria quella iniziativa legislativa di cui ho parlato, considerato che la situazione non può effettivamente continuare in questo modo.