Medici, avvocati, notai, farmacisti, dentisti, veterinari architetti e commercialisti: tutti i professionisti uniti ieri in piazza per protestare contro il decreto Bersani e la Finanziaria. Il corteo dei professionisti, lungo Via dei Fori Imperiali, è stato- secondo gli organizzatori di 50 mila partecipanti. Sul palco si sono alternati i presidenti delle tre organizzazioni che hanno convocato la manifestazione: il Comitato Unitario delle Professioni, l'Adepp, che rappresenta gli Enti di previdenza dei liberi professionisti e la Confprofessioni, la confederazione sindacale italiane delle libere professioni. Confprofessioni sul palco della manifestazione ha ribadito, per voce del Presidente Gaetano Stella, la richiesta della “concertazione che non c’è”. La protesta – ha detto Stella- punta il dito sulla Finanziaria, che “esercita un'ulteriore discriminazione verso i professionisti, spostando il tiro su questioni meramente fiscali. Una tenaglia molto forte su aspetti di carattere fiscale, come il divieto dell'uso del contante, che ci penalizzano fortemente”. Erano presenti l'On Gianni Mancuso, il Presidente dell'ENPAV, rappresentanti FNOVI e dell'Ordine di Roma, dirigenti regionali ANMVI e Colleghi della Capitale.
Il Ministro Bersani, interpellato all'uscita di Palazzo Chigi dove era in corso il Consiglio dei ministri, ha messo in guardia "dall'eccesso di sovrapposizione fra funzioni ordinistiche e sindacali perché c'è gente - ha affermato - che per lavorare deve essere iscritta all'ordine ma non sempre si sente rappresentata". Il ministro ha sottolineato la "disponibilità a discutere" per quanto attiene le sue competenze e la valenza del confronto: "le riforme - spiega - si fanno con il dialogo ma a volte si usano i decreti perché dopo tre, quattro anni non si cambia nulla mentre qualcosa deve cambiare anche per dare spazio ai giovani". "Non abbiamo assolutamente un atteggiamento ostativo o punitivo" ha aggiunto Bersani spiegando come "per la crescita economica dell'Italia c'è bisogno assolutamente di professioni che abbiano capacità di innovazione. Queste cose dobbiamo superarle. Gli ordini ci siano, laddove devono esserci. Se ne metta a prova l'essenzialità, se ne ridisegni il compito per funzioni rilevanti e tutela dei beni pubblici. Cerchiamo poi di avere riforme che consentano più apertura laddove necessario".
Intanto il Responsabile dell’Unione per la riforma delle Professioni, On Pierluigi Mantini intervenuto ieri al corteo, annuncia un emendamento alla Finanziaria a favore dei professionisti: “ ho presentato un emendamento al disegno decreto legge fiscale collegato alla Finanziaria che ha l’obiettivo di rendere deducibili i costi d’acquisto degli immobili strumentali, quelli utilizzati come studio professionale”. I veterinari potranno saperne di più incontrando personalmente l’On Mantini al Congresso Nazionale dell’ANMVI del 15 ottobre.