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FITOSANITARI, PRESENTATO IL RAPPORTO 2005

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Ieri, presso l’Auditorium di Lungotevere Ripa 1, il Sottosegretario alla Salute Gian Paolo Patta ha presentato alla stampa il “Rapporto sui residui dei prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale per l’anno 2005”. Nel corso della conferenza stampa sono stati resi noti i dati relativi agli oltre 42.000 campioni analizzati nel corso dell’anno 2005 dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali sulla base di quanto disposto nel Piano Nazionale Residui elaborato dal Ministero della Salute con le Regioni. Nel 2005 l'1,3% dei campioni di frutta, ortaggi, cereali, olio e vino sono risultati non regolamentari per quanto riguarda i residui di prodotti fitosanitari. Secondo il rapporto, quindi, 94 campioni su 7.132 sono stati rilevati positivi: si tratta di un risultato che porta ad una percentuale di irregolarità (1,3%) al di sotto della media europea, pari al 5% (nel 2004). Silvio Borrello, Direttore generale della sicurezza degli alimenti e della nutrizione, ha però evidenziato la volontà del Ministero di "mettere atto ad ulteriori strategie di controllo per scendere sotto lo 'zoccolo duro' dell'1%. Sarà pertanto attuato un progetto che vede il coinvolgimento degli Assessorati alla Sanità delle Regioni e Province Autonome e delle Associazioni degli Agricoltori, per il raggiungimento di tale obiettivo sanitario entro i prossimi tre anni". Tra gli altri interventi del Ministero è previsto un "monitoraggio sia sul territorio che all'importazione delle matrici alimentari sia di origine nazionale, europea e dai Paesi terzi, risultate non regolamentari negli anni precedenti - ha aggiunto Borrello - Revisioneremo e potenzieremo inoltre la trasmissione telematica della raccolta dati sui residui di antiparassitari nei prodotti alimentari". Tornando ai dati, nel settore ortofrutticolo i campioni analizzati sono stati 6.330: il 44,9% in più rispetto a quanto previsto dal Piano Nazionale (D.M. 23.12.1992) che ne prevede 4.370. L'irregolarità è stata rilevata nell'1,5% dei casi: 92 campioni positivi alle analisi, di cui 60 di frutta e 32 di ortaggi. Per quanto riguarda cereali, olio e vino sono state riscontrate percentuali più basse: su 802 campioni analizzati, 2 sono risultati non regolamentari, con un valore di irregolarità parti allo 0,2%. Di fronte a questi dati il Ministero rassicura i consumatori: relativamente al livello di esposizione della popolazione italiana con la dieta, le stime di assunzione indicano che i residui dei singoli pesticidi ingeriti ogni giorno dal consumatore rappresentano una percentuale molto modesta dei valori delle dosi giornaliere accettabili.