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BLU TONGUE IN NORD EUROPA: DECISIONE UE

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La Decisione della Commissione Europea per la revisione delle misure di sorveglianza della blue tongue è stata approvata dagli esperti veterinari degli Stati Membri. Il via libera è stato dato il 28 agosto scorso a Bruxelles, dove era presente una delegazione italiana guidata dal direttore dell’IZS di Teramo, Vincenzo Caporale. La lingua blu ha colpito bovini e ovicaprini dell’Europa Centrale, in particolare tra Olanda, Belgio, Germania e Francia. L’obiettivo della Commissione è dunque quello di mettere a punto misure per evitare il divieto di movimentazione di tutti i ruminanti del territorio in cui sono stati identificati i focolai, prevedendo eventualmente la vaccinazione dei capi o la loro sorveglianza in aree più esterne. I veterinari hanno predisposto un piano comune per circoscrivere il territorio ai confini dei tre Paesi interessati, istituendo una zona di sorveglianza di 150 chilometri. I ruminanti e parti connesse ( sperma, embrione e ovuli) prodotti dopo il 1 maggio 2006 non possono uscire dalle aree considerate a rischio, dove sono in vigore anche strettissime misure per vigilare su alcune eccezioni che prevedano il transito di bestiame o sopperire alla richiesta di macellazione nazionale. Le autorità belghe hanno intanto deciso di estendere a tutto il proprio paese le misure di prevenzione bloccando l’export di ruminanti, sia verso i partner europei che nei Paesi Terzi. Quanto alle possibili cause che hanno permesso la diffusione del virus dal bacino Mediterraneo- sua area d’elezione- ai Paesi dell’Europa Centrale, la prima ipotesi avanzata dagli esperti è che difficilmente l’epidemia può essere arrivata dal Sud, in particolare dalle zone in cui il virus è ancora presente, in quanto in quelle aree vige il divieto di movimentazione;inoltre si tratta di ovini che in genere non vengono commercializzati nel Nord Europa. ( fonte: Agrisole)