• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31497

CONFINDUSTRIA: UN POLITICO ALLA SALUTE

Immagine
''Un politico, bravo e autorevole, anche non del settore al ministero della Salute. Perche' la sanita' e' una grande questione di interesse nazionale e la politica deve farsene carico a pieno titolo. I tecnici servono, ma di ausilio a politici di grande autorevolezza''. E' questa la richiesta degli industriali alla nuova maggioranza di Governo, come spiega Guido Riva, presidente dalla commissione Sanita' di Confindustria, in un'intervista pubblicata sul quindicinale per medici 'Il bisturi'. Nell'economia, negli equilibri sociali, negli scenari di sviluppo demografico, il tema della sanita' assume valore crescente, secondo Riva. ''Come imprenditori ci siamo resi conto che e' nella spesa per la salute - spiega - che si giochera' nei prossimi anni l'equilibrio dello Stato sul piano della tenuta economica e finanziaria. Se salta il sistema sanitario pubblico, gia' oggi finanziato in buona parte dall'industria, le ripercussioni sulla tenuta delle imprese sarebbero inevitabili''. Ma non si tratta solo di una scelta di opportunita' da parte degli industriali. ''Se il Ssn fornisce prestazioni insoddisfacenti - continua - si generano tensioni che coinvolgono i rapporti tra cittadini e Governo. La tenuta e la sostenibilita' del sistema sanitario rappresentano una cerniera sociale, che non deve essere privatizzata, e a cui Confindustria intende aderire con la propria forza e autorevolezza''. Sulla possibilita' di conciliare la presenza dei privati in un sistema sanitario pubblico, Riva ritiene auspicabile e necessario un ripensamento dei rapporti. ''Penso che il privato non debba piu' essere visto esclusivamente nel ruolo di erogatore di prestazioni - prosegue - Attraverso un confronto con le istituzioni centrali e regionali, si dovra' prendere consapevolezza che la cooperazione tra pubblico e privato rappresenta una soluzione strategica per investimenti, tecnologie, progettazione e gestione dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali. Occorre dunque avviare una stagione di partenariato strategico, in cui, nel pieno rispetto dei ruoli di ognuno, si trovino le soluzioni piu' adatte''. Riva indica anche delle strade per trasformare la sanita' da fattore di spesa a fattore di crescita economica. ''Penso ad esempio alla capacita' di attrarre domanda di assistenza e prestazioni dall'estero - aggiunge -, al divenire esportatori di know-how tecnologico e gestional-organizzativo verso i Paesi emergenti dell'area mediterranea e non solo, e al fare finalmente quel passo decisivo di incentivazione della ricerca scientifica, facendo dell'Italia un Paese attrattivo per imprese e realta' internazionali. La sanita' e' uno dei migliori esempi di domanda pubblica qualificata da governare con strategie lungimiranti, ma e' chiaro che, prima di tutto, dobbiamo vincere la sfida della sostenibilita', cercando di attuare un federalismo fiscale che non incida sulla solidarieta', ma garantisca efficienza e competitivita'''. A questo riguardo, continua il presidente della commissione Sanita' di Confindustria, ''occorre riflettere sulla revisione della struttura complessiva dell'offerta di servizi sanitari ancora incentrata in grandissima parte sull'ospedale, su cui pesa la zavorra degli sprechi gestionali, che rischia di minare qualsiasi processo di innovazione. Una battaglia che puo' essere vinta eliminando le attivita' inutili, e con pratiche adeguate dal punto di vista della gestione e trasparenza della spesa''. Quanto poi alla lottizzazione di asl e ospedali da parte dei partiti, Riva dice che, pur essendo consapevoli del fatto ''che la politica debba avere voce in capitolo nella scelta di persone e manager competenti per gestire servizi che assorbono fino al 70-80% dei bilanci regionali, cioe' non deve avvenire attraverso logiche meramente lottizzatrici. Una prassi che deve finire, altrimenti tutte le belle cose fin qui dette non avranno speranza di vedersi realizzate''. (ANSA).