Il Quotidiano dei Professionisti ha sospeso le pubblicazioni dopo una “breve avventura editoriale” per aggregare il mondo professionale e “ non subire l’informazione fatta da altri”. La testata, la prima nel suo genere, era in edicola da ottobre 2005, per dare voce agli ordini e alle organizzazioni dei professionisti.
Strettamente legato alla RTB International - la prima televisione privata via Satellite interamente dedicata ai Professionisti, con un TGp, Telegiornale dei Professionisti che ogni giorno informa il mondo delle Professioni- il quotidiano chiude scrivendo ai lettori: “abbiamo iniziato un percorso impegnativo convinti che il variegato mondo professionale fosse maturo per un’iniziativa editoriale che ha avuto come unici presupposti quelli dell’autonomia dell’informazione e di dare voce a chi voce non aveva. Oggi più che mai siamo certi della bontà della nostra idea ma, probabilmente abbiamo precorso troppo i tempi”. Duro il commiato della Direzione responsabile del giornale: “sono stati proprio i professionisti per i quali questo giornale era stato ideato a perdersi in chiacchiere e a lasciarsi sfuggire un’occasione”. Ha vinto il clichè del professionista “che lavora da solo e solo per sè”. In uno dei prossimi numeri PQ avrebbe voluto farsi portatore di una campagna per la fondazione di un Partito dei Professionisti. “Siamo 4milioni- continua Marianna Aprile- pensavamo una forza politica, l’impresa vista oggi sarebbe senza dubbio stata fallimentare, perchè professionista è un termine che si declina ancora sempre e solo al singolare. Non esistono i professionisti italiani”.
All’alba della nuova Legislatura, ancora una volta “ i professionisti dovranno accettare o subire la comunicazione fatta da altri”.