Si è svolta a Roma sabato 25 giugno, a colpi di approvazioni unanimi l'Assemblea Ordinaria dell'Enpav. Dopo la relazione del Presidente Alessandro Lombardi si è passati alla discussione del bilancio consuntivo 2004 che ha denunciato un utile d'esercizio di € 19628348, interamente destinato ad "Altre Riserve", alle riserve, cioè, diverse da quella imposta per legge.
Il terzo punto all'ordine del giorno verteva su alcune
modifiche regolamentari proposte dal Consiglio d'Amministrazione. Al di là di alcune modifiche formali, volte cioè a meglio specificare il dettato del Regolamento d'Attuazione, spiccano per novità sostanziale le seguenti modifiche:
1. In caso di omessa o ritardata comunicazione del Modello 1 le sanzioni non saranno più calcolate sull'intero contributo soggettivo dovuto, bensì sulla sola frazione eccedente il minimo; lo stesso dicasi in caso di dichiarazione infedele successivamente rettificata, la cui sanzione sarà ora commisurata ai maggiori contributi, soggettivo ed integrativo, eventualmente dovuti e non corrisposti;
2. La richiesta di documentazione fiscale da parte dell'Enpav avrà riguardo dei termini prescrizionali previsti dalla legge per questi documenti;
3. Analogamente a quanto previsto da altre casse, il coniuge che si risposi perde il diritto alla pensione di reversibilità, essendogli tuttavia riconosciuta una somma una tantum pari a due annualità della pensione in essere;
4. In tema di requisiti minimi per l'erogazione delle pensioni, merita una particolare sottolineatura la modifica che permetterà di sanare una situazione senz'altro imbarazzante, ovvero quella che prevedeva per le pensioni di inabilità un minimo di anzianità contributiva. Questa regola poteva comportare che l'iscritto che si trovasse in serie difficoltà per ottenere la pensione dovesse prima pagare un'integrazione contributiva commisurata agli anni che gli mancavano per arrivare all'anzianità richiesta. Con la modifica approvata non sarà più necessaria alcuna anzianità contributiva per l'erogazione di questa forma di pensione.
Oltre a queste modifiche, su cui l'Assemblea è stata chiamata a pronunciarsi in forza delle proprie competenze, meritano di essere riportate
altre decisioni assunte autonomamente dal Consiglio d'Amministrazione e partecipate all'Assemblea: - Le agevolazioni sanzionatorie di cui sopra saranno applicate anche ai casi pregressi che non sono ancora arrivati al compimento dell'iter burocratico ( a questo scopo nel 2004 il Consiglio d'Amministrazione aveva deliberato il blocco dell'esazione delle sanzioni, proprio in funzione della prevista entrata in vigore di queste agevolazioni); - I colleghi con meno di trentadue anni di età che si iscrivano all'Ente per la prima volta potranno beneficiare, per i primi tre anni solari di iscrizione, di una ratealizzazione dei contributi in dodici rate mensili senza interessi.
Tra le "Varie ed eventuali" all'ordine del giorno particolare interesse per gli iscritti penso rivestano i nuovi particolari riferiti circa l'
assistenza sanitaria. Questa comporterà per gli iscritti i seguenti costi: nella forma base (copertura per grandi interventi chirurgici, gravi eventi morbosi e cure oncologiche) l'assicurazione sarà gratuita per l'iscritto, mentre costerà 39 € per il pensionato e 58 € per l'estensione al nucleo famigliare dell'uno o dell'altro; Nella forma che prevede garanzie più ampie (che verranno elencate in apposita comunicazione che l'Ente invierà a tutti gli iscritti) il costo sarà di 420 € per l'intero nucleo famigliare. Gli iscritti avranno sessanta giorni di tempo per aderire. Se entro questo termine, che decorrerà a partire presumibilmente dai primi giorni di settembre 2005, non sarà raggiunto un numero minimo di adesioni pari al 15 % degli iscritti, ai 420 € (che in questo caso rappresenteranno la quota utile ad assicurare il solo iscritto) si dovranno aggiungere eventualmente 340 € se si vorrà assicurare anche il coniuge e 240 € per ogni figlio assicurato; la copertura dei pensionati costerà invece 525 €.
Giorgio Neri, Delegato ENPAV Novara