• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 32038
cerca ... cerca ...

CANI PERICOLOSI, VERSO NUOVA ORDINANZA?

Immagine
Potrebbe essere rivista l'ordinanza del 27 agosto 2004 Tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressività di cani ( G.U. n. 213 del 10 settembre 2004). Il Ministero della Salute ha infatti richiesto al Consiglio Superiore di Sanità di esprimere nuove valutazioni sull’aggressività canina, con particolare riferimento alle razze previste dall’ordinanza in vigore dall’11 settembre 2004. Il nodo della questione è sempre legato all’impossibilità di stabilire con certezza scientifica razze “potenzialmente pericolose”. Proprio questo concetto era stato fatto proprio dalla sezione IV del Consiglio Superiore di Sanità nelle sedute del 29 settembre e 17 ottobre 2003. Nel parere allora formulato si riteneva infatti di non potere identificare scientificamente razze potenzialmente pericolose, ma che alcune razze, proprio per la loro recente o incompleta addomesticazione e la loro storia evolutiva e selettiva si configurano a rischio di gestione e/o inadatte alla vita in ambiente urbano. Il relatore della IV sezione, il prof Stefano Cinotti- dopo aver nuovamente richiesto un parere di merito a FNOVI, ANMVI e SCIVAC- ha riproposto il parere formulato nel 2003. Nell’attuale ordinanza le razze canine e loro incroci “a rischio di maggiore aggressività” sono: American Bulldog; Cane da pastore di Charplanina; Cane da pastore dell'Anatolia; Cane da pastore dell'Asia centrale; Cane da pastore del Caucaso; Cane da Serra da Estreilla; Dogo Argentino; Fila brazileiro; Mastino napoletano; Perro da canapo majoero; Perro da presa canario; Perro da presa Mallorquin; Pit bull; Pitt bull mastiff: Pit bull terrier; Rafeiro do alentejo; Rottweiler; Tosa inu. La FNOVI e l'ANMVI, nel confermare la loro contriarietà alle liste di proscrizioni, si sono dichiarate favorevoli ad ogni ipotesi di riduzione degli elenchi di razze a rischio di aggressività, sollecitando urgenti normative che regolamentino maggiormente l'addestramento teso ad esaltare forme di aggressività ed in particolare vietando l'addestramento alla difesa con l'attacco ai figuranti ad eccezione dei soggetti impiegati nella pubblica sicurezza .