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EFSA, IN ITALIA SISTEMA VIRTUOSO

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«Possiamo dire che Parma è diventata la capitale europea della sicurezza alimentare e questa non è una cosa di poco conto». Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha così salutato la città di Parma nel giorno della celebrazione ufficiale di insediamento dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, insieme al presidente della Commissione Ue Josè Manuel Durao Barroso. Berlusconi e' arrivato ieri a Parma accompagnato dal ministro delle infrastrutture, Pietro Lunardi, dal portavoce Paolo Bonaiuti. A Palazzo Ducale, sede di rappresentanza dell’EFSA erano presenti molte le personalita', tra cui il ministro della Salute, Francesco Storace e il Sottosegretario alla Salute Cesare Cursi. Berlusconi ha aggiunto che ”l’ EFSA è in Italia perchè nel nostro Paese c'è la consapevolezza della virtuosità di un sistema, basato sul ripetto delle regole di produzione delle derrate, degli alimenti per gli animali e della tutela del benessere degli animali allevati, la cura dell'allevamento e la cura del bestiame". “ Quest’agenzia -ha detto Barroso- darà una consulenza scientifica d’eccellenza alla Commissione per aiutarla nelle decisioni sulla sicurezza alimentare, per affrontare i nuovi rischi in campo alimentare, con indipendenza e trasparenza. Analisi e comunicazione sono alla base dell’attività dell’Agenzia” La valutazione dei rischi alimentari è uno dei ruoli chiave dell’EFSA, sottolineato dal Presidente del Management Board Stuart Slorach che ha annunciato la creazione di una Consultative Platform, che aiuterà l’Agenzia a comunicare con efficacia con i consumatori e gli operatori della catena alimentare. Il sindaco Elvio Ubaldi ha sottolineato che l'assegnazione dell'autorità alimentare è «calata qui, quasi miracolosamente» proprio alla fine del 2003 nel momento in cui Parma stava per essere travolta dal più grande crack d’Europa che coinvolse circa cinquemila risparmiatori truffati dai bond Parmalat. Berlusconi ha lodato l’operato del Governo italiano che per essere riuscito a strappare alla Finlandia l’assegnazione dell’Authority: «Io ero convinto – ha detto- che Parma dovesse diventare la capitale dell'alimentare in Europa e così resistetti, facendomi la fama di cattivo ed essendo attaccato dai giornali europei. Infine il Consiglio si chiuse senza assegnazione delle agenzie e iniziò un lungo lavoro diplomatico per portare a Parma l'Autorità alimentare”.