Ci sara' ancora un anno di tempo, fino al 31 luglio 2006, per l'utilizzo degli studi professionali privati per l'attivita' libero professionale intramuraria della dirigenza sanitaria del servizio sanitario nazionale. La proroga e' stata inserita nel decreto legge sul prezzo dei farmaci con un emendamento approvato ieri dalla commissione Sanita' di palazzo Madama.
Per il ministro della salute Francesco Storace e' bastato lanciare l'idea di rivedere l'attivita' libero-professionale dei medici per far scattare subito reazioni allarmate del mondo sindacale medico e politico. ''E' necessario ripensare questa attivita''', ha detto il ministro. “Credo - ha aggiunto - che l'intramoenia allargata sia migliore di quella all'interno della struttura. Per questo - ha precisato - non ho una soluzione''; e tantomeno e' il caso di modificare per ora la legge, ma ''e' importante segnalare il problema e risolverlo attraverso il dialogo con tutti i soggetti''. Immediata anche la risposta delle Regioni attraverso il coordinatore degli assessori alla sanita': le Regioni - dice Enrico Rossi - vorrebbero che il ministro ''aiutasse ad attuare l'intramoenia realmente: invece tutti i giorni dal governo c'e' un bombardamento continuo su un istituto che, se opportunamente regolato, puo' dare risposte positive.. L'ex ministro della Margherita Rosy Bindi se la prende con la proroga di un anno dell' attivita' intrameoenia allargata. ''La proroga - dice - conferma che in questi anni non si e' fatto nulla per adeguare le strutture pubbliche. Dalle parole di Storace e' chiaro che si punta a cancellare la riforma e il principio del rapporto di lavoro esclusivo, svuotando di professionalita' la sanita' pubblica''. E Storace replica: ''mi sembra di essere stato chiaro dicendo che si tratta di un tema da discutere''.(ANSA).