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IL LIBRO BIANCO CONVINCE IL MIUR

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Alla presentazione del Libro Bianco sulla Professione Veterinaria in Italia l’intervento più atteso era quello della Senatrice Maria Grazia Siliquini, Sottosegretario di Stato all’Università. Durante la conferenza stampa di ieri, presso l’Hotel Inghilterra di Roma, la Senatrice non ha deluso le aspettative della Categoria ed ha svolto un intervento che ha gettato le basi per una collaborazione -fra i Ministeri dell’Università e della Salute, il sistema accademico e la Federazione- finalizzata a rivedere la programmazione universitaria in veterinaria. Alle relazioni dell’amministratore delegato di Nomisma, Riccardo Deserti e del Consigliere FNOVI Giuliano Lazzarini- che hanno delineato un quadro impietoso dell’attuale assetto professionale - il sottosegretario Siliquini ha replicato senza negare l’importanza del fattore universitario nella crisi occupazionale della veterinaria italiana, anzi rincarando la dose: “Terrò ben presente questo studio” -ha detto, denunciando le “rigidità dell’Accademia ad aprirsi al confronto con le professioni”, esprimendo un giudizio politicamente netto nei confronti delle lauree brevi ( “un’operazione demagogica”, secondo la Senatrice, introdotta con la Riforma-Zecchino, "per risolvere il problema dei fuoricorso") ed impegnandosi pubblicamente- presente il Sottosegretario alla Salute Cursi- a creare un tavolo interministeriale che affronti la questione della programmazione universitaria in Italia, il nodo delle lauree brevi e la proliferazione di facoltà. La Siliquini, ha riconosciuto la particolarità della situazione veterinaria: “ tutte le professioni- ha dichiarato -denunciano l’eccesso di laureati e di professionisti, lo scadimento della concorrenza e la necessità di razionalizzare il percorso universitario ai fini dell’ingresso nel mercato del lavoro, ma non sapevo che questi dati negativi fossero così incisivi sulla professione veterinaria”. Sulle 14 facoltà, riconoscendo l’anomalia italiana in Europa, la Senatrice ha indicato nel Libro Bianco un “valido supporto per sottolineare al Ministro il problema”. E Catanzaro? “un provvedimento di inizio legislatura- ha risposto la senatrice all’intervento dell’ANMVI dalla platea - sicuramente un atto già impostato in precedenza, adesso c’è il tempo per fare delle riflessioni. Posso garantirvi- ha concluso - che non ci saranno nuove facoltà”.