“L’Onaosi funziona altro che polemiche”. Il Presidente della Fondazione, Aristide Paci, difende l’operato dell’ente che presiede dal 2000 dalle critiche lanciate da Report, nella trasmissione dell’8 maggio. Dalle pagine del quotidiano La Nazione, Paci sostiene che non c’è alcuna “sollevazione generale” contro l’obbligo contributivo e che “ciò che è stato fatto viene condiviso”. Dei nuovi contribuenti avrebbe pagato il 62%. “ Solo tra farmacisti e veterinari- dichiara Paci- ci sono dissenzienti, la stragrande maggioranza dei sanitari rappresentati all’ONAOSI è favorevole”. Sulle necessità di allargare la base contributiva, il Presidente spiega che i dipendenti diminuiranno nel tempo e i volontari erano troppo pochi e c’era il “disagio” di non poter assistere orfani di sanitari deceduti che non si erano mai iscritti all’ONAOSI. “ Solo con i volontari non c’era futuro. Ma non è stato un colpo di mano- precisa Paci- abbiamo preventivamente informato le federazioni dei medici, veterinari, farmacisti e odontoiatri che hanno votato all’unanimità questa linea politica. Che inoltre è stata annunciata in occasione dell’apertura dell’anno accademico 2001-2002. L’informazione è stata ampia e gli unici che non ci hanno risposto ufficialmente sono stati i farmacisti: ma il loro delegato in consiglio aveva votato”.
L’intervista al Presidente Paci è pubblicata al sito ufficiale della Fondazione.
