• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31440

COMPETITIVITA’, FUORI LE PROFESSIONI

Immagine
Il decreto sulla competitività è stato rinviato. Il Consiglio dei Ministri potrebbe riesaminarlo in settimana, ma con tutta probabilità senza i due articoli sulle professioni. A frenare sul riordino delle professioni nel decreto sullo sviluppo è stata Alleanza Nazionale: “ vogliamo fare- ha detto il Ministro Gasparri- una riforma che tenga conto degli indirizzi europei ma anche delle proposte del mondo delle professioni. Vedremo se farà parte o meno del provvedimento” Quello degli ordini professionali ha dichiarato il Ministro Maroni “è l’unico vero nodo ancora da sciogliere”. Lo ha confermato lo stesso Presidente Berlusconi al termine del Consiglio dei Ministri di venerdì scorso: "c’è un solo punto su cui abbiamo deciso un approfondimento, quello relativo alla riforma delle professioni”. E’ stata quindi istituita una commissione ristretta che dovrebbe decidere a breve il da farsi. Ne fanno parte il Ministro Castelli, il sottosegretario alla giustizia Vietti, e il vice presidente di AN Ignazio La Russa. L’esponente di Alleanza Nazionale ha dichiarato che ci vorranno almeno 15 giorni se non un mese per ridiscutere con le rappresentanze professionali i cardini della riforma. Secondo il Sole 24 Ore non è da escludere in via definitiva che il decreto sulla competitività possa accogliere all’ultimo momento alcune norme sulle professioni. Alleanza Nazionale ammetterebbe però solo un intervento “leggero”. Ugualmente da tenere in conto l’ipotesi che approdato in Parlamento, il decreto possa nuovamente aprirsi ad alcune norme su tariffe e pubblicità. Secondo il sottosegretario Vietti, infatti, l’occasione del decreto sulla competitività è l’ultima che il Governo ha per intervenire sulle professioni prima della fine della Legislatura.