• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31440

LATTE ADULTERATO, ETICHETTA GARANTIRA'

Immagine
“Quanto accaduto dimostra, ancora una volta, la necessità di un valido sistema di tracciabilità del prodotto latte.La recente legge che fa obbligo, a partire dal prossimo mese di giugno, di indicare l'origine del latte - ha dichiarato il Ministro - si rivela pertanto un valido strumento per tutelare la sicurezza agroalimentare nell'interesse dei consumatori e dei produttori onesti". E' il commento del ministro delle Politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno alla vasta indagine condotta da Ilda Bocassini della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano sull’adulterazione di latte e derivati. In sintonia con il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore all'agricoltura della Regione Lombardia, ha commentato: “grazie agli oltre 8.000 allevamenti presenti nel territorio regionale, in Lombardia si raggiunge una produzione di quasi 4 miliardi di litri di latte all'anno: l'azione scellerata di delinquenti isolati come quelli arrestati oggi non puo' e non deve scalfire l'alta professionalita' e l'ottimo livello qualitativo dei nostri produttori. La Regione Lombardia – ha aggiunto - da anni, in materia di latte, ha intrapreso la linea della tolleranza zero. Nessun sconto e massima severita' per chi non rispetta le regole''. Anche Coldiretti si è richiamata al nuovo Decreto interministeriale sull'etichettatura obbligatoria del latte fresco, già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che individua le modalità per la realizzazione del Manuale aziendale per la rintracciabilità del latte alimentare fresco, finalizzato all'identificazione della provenienza e all'etichettatura. “Tutti gli operatori - spiega la Coldiretti - dovranno realizzarlo entro circa un mese affinché, entro i sessanta giorni successivi, sia pienamente operativo l'obbligo dell'indicazione del riferimento territoriale nell'etichettatura del latte fresco e non solo quello dello stabilimento di confezionamento, per evitare che venga spacciato come Made in Italy latte munto da mucche bavaresi, austriache, francesi o slovene, per essere trasportato in cisterna e imbustato in Italia”.