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CASTELLI, LE PROFESSIONI DICONO NO

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Un decreto "sgradito". Così il Sole 24 Ore di oggi definisce il decreto sulla competitività che comprende due articoli sulle professioni. C'è forte dissenso per la scelta del decreto legge, per una riforma parziale e sbrigativa delle professioni e ci sono anche molti interrogativi. Sia CUP che Confprofessioni hanno prodotto osservazioni scritte che, come richiesto dal Ministro Castelli, saranno consegnate oggi al Governo secondo il piano di concertazione stabilito dal Sottosegretario Gianni Letta. Per Confprofessioni appare "inopportuno che, all’interno del corpo normativo destinato alla decretazione d’urgenza, siano inserite disposizioni destinate ad influire sugli assetti ordinamentali e strutturali in modo incisivo". Se per Confprofessioni è accettabile l'articolo 9 sul riconoscimento delle professioni non regolamentate, è da bocciare invece (fino alla richiesta di stralciare parecchi commi) l'articolo 8 sulle professioni ordinistiche: "vanno chiarite- ha detto Gaetano Stella - le questioni riguardanti, tirocini, aggiornamento e obbligo di assicurazione". Prudenza unanime sulle società di capitale. Il Presidente del CUP Raffaele Sirica vi legge il rischio di apparentare i professionisti alle imprese. Anche il Colap non è soddisfatto e giudica "grave" il rafforzamento degli ordini professionali voluto da Castelli.