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SSN, CURSI: TAVOLO PER IL CONTRATTO

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''Una pronta iniziativa governativa per poter risolvere in pochi giorni cio' che e' stato lasciato a dormire per anni'', ovvero il contratto dei medici e degli altri dirigenti dipendenti dal Ssn che dopo 40 mesi di attesa del rinnovo di un contratto nazionale , in scadenza alla fine di dicembre 2005, e dopo 6 mesi di ''discussioni inconcludenti all'Aran, sono stati costretti alla rottura delle trattative''. A chiederlo e' la consulta della salute di Alleanza Nazionale riunitasi questa mattina con il sottosegretario della Salute Cesare Cursi. Il sottosegretario si e' impegnato per organizzare un tavolo tecnico tra Governo, Regioni e associazioni sindacali. Le priorita' indicate dalla consulta sono due: il versamento degli arretrati gia' definiti e finanziati per il biennio 2002-2003 secondo le modalita' garantite in un incontro a Palazzo Chigi, a cui hanno preso parte Gianfranco Fini, il senatore Paolo Danieli, il ministro della Salute Girolamo Sirchia, lo stesso Cursi, e le organizzazioni sindacali che compongono l'Intesa Medica; e la definizione e il rapido versamento, con l'impegno delle Regioni, dell'aumento economico del secondo biennio 2004-2005. Un nuovo contratto di lavoro - secondo la consulta di An - puo' essere inoltre reso possibile a partire dal nuovo quadriennio, che inizia il primo gennaio 2006. La consulta di Alleanza Nazionale ha poi assicurato il suo sostegno al fianco dei medici ''per aiutare, con proposte concrete a stilare un contratto professionale moderno ed efficiente per ridare ai medici ruolo e dignita' professionale, alla politica credibilita' e certezze, alla Sanita' chiarezze sugli aspetti economici e normativi''. I sindacati intanto confermano lo sciopero di domani. Da parte sua Aldo Grasselli, presidente Civemp (veterinari), ha sottolineato che l' astensione dal lavoro dei veterinari incidera' non tanto sugli aspetti sanitari del sistema quanto su quelli commerciali relativamente alla macellazione, all' importazione di animali e carni e cosi' via. ''Ci dispiace anche questo - ha detto - ma non possiamo farne a meno''. ( fonti: ANSA/Adnkronos)