Sono stati presentati ieri pomeriggio alle parti sociali gli interventi sulle professioni intellettuali inserite del decreto sulla competitività. Per Confprofessioni è intervenuto il Presidente Gaetano Stella che ha già riunito oggi in seduta straordinaria il Consiglio Generale per elaborare le proposte di modifica che il Ministro Castelli si attende per iscritto. Se le osservazioni, unitamente a quelle di tutte le rappresentanze professionali, saranno contenute, le professioni potrebbero arrivare venerdì sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Malgrado l’ottimismo di Castelli, Confprofessioni si appresta a produrre un documento fortemente critico: non condivide la collocazione di norme sulle professioni nel Piano di Sviluppo ( due articoli in tutto, uno sulle professioni ordinistiche e uno sulle non regolamentate, per un totale di circa 50 commi), non vede riconosciuto il proprio ruolo sul piano della rappresentanza politica e della libera autodeterminazione delle professioni al di fuori del loro inquadramento istituzionale.
Fra le novità della riforma, oltre alle società di capitali per i professionisti, il praticantato retribuito, l'indicazione di tariffe massime, l'assicurazione di responsabilità civile obbligatoria e la possibilità di pubblicizzare le attività in forma non comparativa.
