Almalaurea, progetto di ricerca e di studio sugli sbocchi occupazionali dei laureati che fa riferimento ad un Consorzio di 27 atenei italiani, ha presentato venerdì scorso, a Ferrara, i risultati dell'indagine 2004 riferita ai laureati nell'anno 2003. Il primo dato di rilievo è che ogni anno, per un giovane laureato, diventa sempre più difficile trovare un lavoro. Basta guardare i dati sui neolaureati che hanno trovato un'occupazione entro un anno dalla laurea per rendersi conto di un andamento sempre più negativo e che, secondo gli esperti dell'indagine, dipende in gran parte dalla difficile congiuntura economica ma anche dalla scarsa preparazione dei laureati o dal fatto che molti corsi di laurea sono ormai molto lontani per impostazione od obiettivi formativi dalle esigenze del mondo del lavoro. Se un laureato del 2000 aveva il 57,5% di probabilità di trovare un lavoro entro un anno questa percentuale si è ridotta al 54,2% per i laureati del 2003. I settori più in difficoltà sono quello medico che si ferma al 30,8% e quello giuridico al 27%. Il settore veterinario si attesta al 52,4%, anche questo in continua diminuzione, ma il dato non è particolarmente significativo in quanto al Consorzio non aderiscono alcuni atenei dove sono presenti facoltà di Medicina Veterinaria: Milano, Pisa, Perugia, Napoli, Teramo, Camerino, che rappresentano un numero elevato di laureati. Inoltre il dato non tiene conto dei livelli retributivi e quindi della sottoccupazione che è molto forte e diffusa nel settore veterinario. Parlando di retribuzione l'indagine ha anche evidenziato che dal 2003 al 2004 si è avuto un aumento medio del guadagno mensile dell'1,7%, comunque inferiore all'indice inflazionistico, mentre dal 2002 al 2003 la percentuale era stata negativa, del 4,5%. In ogni modo il guadagno medio di un giovane laureato non arriva ai mille euro.