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UN PROTOCOLLO D’INTESA WWF-ANMVI

E' stato formalmente siglato questa mattina a Roma il Protocollo d’intesa per il monitoraggio sanitario degli animali esotici ospitati dai CRASE, centri di recupero degli animali selvatici ed esotici del WWF. L'hanno firmato il presidente del WWF Fulco Pratesi e il Presidente ANMVI Paolo Bossi. Ad illustrarne i contenuti e le progettualità, sono intervenuti Massimiliano Rocco del WWF Italia, Claudio Peccati, Presidente SIVAE e Rosario Fico dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, esperto di fauna selvatica”. Il Protocollo d’intesa parte dall’invito lanciato dal WWF alle autorità politiche e ai medici veterinari affinchè si innalzi il livello di attenzione e di gestione dei problemi sanitari emergenti nella fauna selvatica e negli esemplari esotici. “L’importazione massiccia di specie esotiche nel nostro paese – spiegano al WWF - pone il problema dei controlli sanitari e per questo l’esperienza del WWF, attraverso la rete dei suoi Centri di Recupero degli Animali Selvatici (CRAS) e di quelli attivati anche per la gestione in cattività degli Esotici (CRASE), unita alla professionalità dei veterinari dell’ANMVI diventa fondamentale. Infatti il monitoraggio sanitario degli animali esotici ospitati presso il Sistema dei CRAS/CRASE diventa sia ricerca sulle malattie infettive degli animali esotici ospiti dei Centri sia valutazione delle patologie infettive e infestive più diffuse nelle varie specie”. "L’ANMVI collabora molto volentieri a questo progetto con il WWF- ha detto il presidente dell’ANMVI Paolo Bossi- con la massima attenzione verso le problematiche sanitarie riscontrabili nei Centri di recupero e metterà a disposizione le proprie competenze affinchè i Centri possano ottimizzare le potenzialità di monitoraggio sanitario, con significativi risvolti sul piano della ricerca, della salute pubblica e della popolazione animale presente sul territorio nazionale". “Diventa sempre più fondamentale –ha detto Fulco Pratesi Presidente del WWF- la lotta al commercio illegale di specie esotiche. Sono, infatti, moltissime le specie introdotte ogni anno nel nostro territorio e, l’ingresso di questi animali senza alcun controllo, espone gli altri animali e noi stessi a rischio malattie. E’ per questo che l’accordo con l’ANMVI è un momento importante per la tutela della salute sia umana che animale e per promuovere quelle ricerche utili a definire Protocolli Veterinari da utilizzare nella gestione degli animali in cattività.” Le conclusioni sono state affidate al Sottosegretario Cursi che ha salutato con soddisfazione l’intesa tra l’ANMVI e il WWF per due importanti ragioni: il problema delle zoonosi per il quale il sottosegretario si è detto preoccupato così come l’allargamento dell’Europa a 25 Paesi che impone un ruolo d’attenzione e di importanza al servizio di ispezione frontaliera che ha detto Cursi, va potenziato. Il sottosegretario ha inoltre sottolineato l’importanza che nel protocollo si parli di standardizzare i protocolli sanitari veterinari dei centri del WWF e ha dato la disponibilità del Ministero della Salute ad avviare i primi programmi di ricerca pilota.