L’intesa Stato Regioni prevista dalla Finanziaria 2005 non riguarda solo il riparto delle risorse per il finanziamento del SSN. In prima linea c’è anche la formazione continua. L’intesa, a cui la Conferenza Stato Regioni doveva arrivare il 10 febbraio scorso, è a tutt’oggi congelata. Il Ministero della Salute, solo due giorni prima, aveva invece chiesto alle Regioni di accelerare, affinchè il “miglioramento del SSN” non subisse una inevitabile battuta d’arresto dovuta alla imminente tornata elettorale in ben 14 Regioni.
Nello schema d’intesa si parla di un Piano nazionale per la formazione continua in medicina 2005-2007 e di un “Centro nazionale per l’Educazione Continua in Medicina (ECM)”. Il Ministero della Salute punta a una formazione permanente di alto livello e qualità in medicina e sanità per tutti i professionisti della salute. Il coordinamento è affidato a un nuovo Centro nazionale per l’Educazione Continua in Medicina a cui faranno capo tutte le strutture nazionali e regionali che si occupano di ecm, che tra i compiti ha anche la rivalidazione dell’abilitazione professionale: raggiungere il numero di crediti previsti sarà la condizione necessaria per mantenere (ogni dieci anni) l’abilitazione professionale. Il Centro avrà funzioni di indirizzo politico-programmatico, di coordinamento tecnico, consulenza e attività operativa. Sarà articolato in: un Comitato strategico di indirizzo composto dal Ministro della Salute, dal coordinatore degli Assessori regionali alla Sanità, da due assessori regionali e tre membri nominati dal Ministro della Salute; un Comitato tecnico, una Segreteria operativa, l’ufficio dirigenziale del Ministero della Salute che si occupa di ecm, la Commissione Nazionale per l’ecm, con funzioni consultive e di proposta.
Il Centro elabora il Piano nazionale per l’aggiornamento, accredita i provider, coordina le attività di verifica degli eventi, elabora il sistema di attribuzione dei crediti e si occupa della realizzazione dell’anagrafe dei crediti attraverso gli ordini professionali.