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CASTELLI, DEONTOLOGIA PER DECRETO

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Il testo di riforma degli ordini e delle professioni intellettuali elaborato dal Ministro della Giustizia Castelli sarà ufficialmente discusso il 26 gennaio prossimo. Ma la bozza è già allo studio delle organizzazioni professionali. E’ di queste ore la polemica innescata dagli avvocati che attaccano duramente Via Arenula sulla futura approvazione dei codici deontologici da parte del Guardasigilli. La bozza di riforma prevede infatti che gli ordini sono obbligati ad emanare un codice deontologico che, una volta approvato dall’assemblea degli ordini locali, viene inviato al Ministero della Giustizia ed eventualmente agli altri Ministeri vigilanti. Il Ministro può chiederne il riesame, oppure verificata la rispondenza con le norme che regolano l'ordinamento di categoria, adottarlo con decreto. “E’ una novità che non ci trova per niente d’accordo- ha detto il Presidente del Consiglio Nazionale Forense- ciascun codice è espressione delle varie professioni che si autodisciplinano. Sottoporre il codice all’approvazione del ministro significa che le categorie non hanno la forza di autodisciplinarsi”. La bozza Castelli si prepara a un duro esame da parte delle professioni convocate mercoledì 26 gennaio dal Ministro. All’incontro parteciperà CONFPROFESSIONI, attraverso il suo Presidente Gaetano Stella.