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FONDO ADEPP, IL PARERE DELL’ENPAV

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La strada della previdenza complementare per i liberi professionisti resta stretta tra il bacino di utenza potenziale e l’incognita delle risorse. L’ADEPP, già dalla prossima assemblea di febbraio dovrebbe entrare nel vivo del confronto sulla configurazione di un Fondo interprofessionale di gestione della previdenza complementare. Si tratterà di un “unico condominio” coabitato dagli enti professionali, ma suddiviso nelle relative gestioni. Dovrebbe aprirsi non solo ai professionisti, ma anche ai familiari, ai dipendenti degli studi e ai “fuori Albo”. “L’autorizzazione del Fondo a operare- ha detto il presidente dell’ADEPP - dovrebbe già essere contenuta nella legge di riforma delle pensioni”. Le casse e gli enti di previdenza dei professionisti stanno valutando la proposta dell’ADEPP sulla quale si registrano già le osservazioni di varie categorie professionali. In sintesi, le reazioni propendono per il sì al progetto, ma si discute di adesione volontaria e piena detraibilità fiscale. I periti industriali inoltre ritengono “ il contributo soggettivo intoccabile, a meno che non sia ritoccato per sostenere il “primo pilastro” che nel caso delle Casse a contributivo secco non può permettersi distrazioni di fondi. Sulla stessa linea anche Alessandro Lombardi , “ favorevole al Fondo integrativo. Ma non a scapito della previdenza obbligatoria o a prelievo con il silenzio-assenso”. Insiste su “ libera adesione e su un fisco equivalente a quello degli attuali fondi pensione”. Il direttore generale della Cassa dei medici (ENPAM), che svolgerà per conto dell’ADEPP un indagine sul gradimento dell’iniziativa ha già anticipato che sonderà anche “ la possibilità di attrarre i circa 320 mila infermieri che già aderiscono all’INPDAP”. Ma la capacità di attrarre l’interesse dei sanitari dipendenti verso il “secondo pilastro” è tutta da verificare. Serafino Zucchelli ( ANAO): “ un Fondo integrativo è una necessità imprescindibile su cui permane un colpevole ritardo. Valuteremo nel merito la possibilità di aderire a un Fondo Adepp, a condizione che o nella sua struttura di gestione o all’interno dell’ENPAM siano rappresentati gli interessi dei sanitari dipendenti”. ( fonte: Il Sole 24 Ore)