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A PROPOSITO DI NAS E DEONTOLOGIA

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Nei giorni scorsi, i Nuclei Antisofisticazione e Sanità (NAS) hanno scritto agli Ordini Provinciali Veterinari chiedendo provvedimenti a carico di numerosi Colleghi che avrebbero trasgredito l’articolo 52 del Codice Deontologico. Dopo l’intervento del Vice Presidente ANMVI, Carlo Scotti, che aveva espresso perplessità sull’iniziativa dei carabinieri, anche il Presidente del Consiglio di Amministrazione di COVEL ITALIA, Enrico Chiavassa avanza alcune precisazioni. “I recenti fatti che hanno coinvolto la Società COVEL ITALIA, che rappresento in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione- ha dichiarato Chiavassa- , in una quanto meno curiosa richiesta di intervento agli Ordini Provinciali dei Veterinari da parte dei Carabinieri del NAS, per presunta inosservanza dell’art. 52 del Codice Deontologico Veterinario, mi inducono a chiarire, per chi non la conoscesse ancora, la natura e gli scopi di questa Società.COVEL ITALIA è una Società che fornisce medicinali veterinari (di tutte le case farmaceutiche), presidi, materiali di consumo, strumenti, attrezzature e servizi ai Veterinari Liberi Professionisti.E’ di proprietà dei Veterinari Soci (Italiani e Francesi) ed è gestita da un Consiglio di Amministrazione composto da 5 Veterinari Liberi Professionisti, che li rappresenta.E’ nata ed agisce come cooperativa d’acquisto, per promuovere e contribuire a garantire una crescita professionale, organizzativa ed economica adeguate a migliorare la qualità delle nostre prestazioni, nella realizzazione e nel rispetto delle regole alla base delle Buone Pratiche Veterinarie, senza limitare in alcun modo l’indipendenza professionale dei Soci. La consapevolezza dell’importanza del ruolo dei Veterinari nell’ambito di una Società Civile - aggiunge Chiavassa- ci ispira nel perseguire alcuni Valori che sono alla base del nostro operato: il senso di responsabilità, l’etica, la deontologia, la professionalità, la qualità, la trasparenza, l’indipendenza, la condivisione, l’aggiornamento, l’innovazione.Numerosi sono gli impegni che i Veterinari Italiani ed Europei devono e dovranno affrontare nel prossimo futuro, per stare al passo con il crescere delle responsabilità e con l’evoluzione di tutto ciò che gravita attorno al mondo veterinario: aggiornamento, strutture, buone pratiche, rischi sanitari, sicurezza e salute…L’esperienza di ciò che i Veterinari hanno già realizzato o che stanno realizzando negli altri Paesi Europei - conclude - ci induce a pensare che anche in Italia sia necessario perseguire gli stessi obiettivi di crescita e sviluppo delle potenzialità della nostra Categoria, conferendo a quello che è ancora considerato da molti un mestiere del tutto squalificato, una nuova dignità professionale.E’ per queste ragioni che ho deciso di impegnarmi in prima persona e di accettare, circa due anni fa, l’incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione della COVEL ITALIA, ed è a nome dei Soci Italiani e Francesi, che invito i Veterinari Italiani a partecipare direttamente alla realizzazione di questi progetti, diventando Soci COVEL ITALIA”.