Le Guardie Zoofile dell'Enpa hanno presentato una denuncia alla Procura della Repubblica dell' Aquila per l'uccisione di sei cuccioli di cane ad ''opera - si sostiene nell'esposto - di un veterinario della Asl, come egli stesso ha ammesso ai microfoni di una emittente televisiva locale''. Il fatto e' avvenuto alcuni giorni fa. Una volontaria della ''Lega del cane'' da tempo si prendeva cura dei cuccioli randagi a causa dell'impossibilita' di ricoverare i cani nei rifugi locali, ormai stracolmi. La scorsa settimana, la volontaria e' andata a controllare i cuccioli e ha incontrato il proprietario del terreno dove si trovavano i randagi. L'uomo ha detto di aver chiamato la Asl preoccupato del fatto che i piccoli potessero essere travolti dalle auto in transito sulla vicina strada. La Asl era da poco intervenuta e aveva prelevato i cuccioli. La volontaria, cosi', si e' recata alla sede Asl e successivamente ha raggiunto il furgone a bordo del quale si trovavano il veterinario e due operai. Giunta sul posto, la donna ha visto che i due operai stavano chiudendo i corpi senza vita dei cuccioli in alcune buste di plastica. L'uccisione dei cuccioli e' stata accertata successivamente sia dalla Polizia che dalle Guardie Zoofile dell'Enpa. Nei giorni scorsi, le Guardie della Protezione Animali hanno presentato una denuncia alla magistratura chiedendo, tra l'altro, di accertare le modalita' della morte dei sei cuccioli. Il veterinario della Asl ha detto infatti a una tv locale di aver soppresso i cuccioli con una iniezione letale; secondo i volontari giunti sul posto, invece, i cuccioli sarebbero stati uccisi mediante soffocamento. (ANSA).