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DOMA DOLCE PER I CAVALLI

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Il Professor Michele Panzera Ordinario di Etologia e Benessere Animale presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Messina illustra al quotidiano Repubblica il metodo della “doma dolce” , un sistema di addestramento innovativo che permette al puledro di abituarsi fin dai primi mesi di vita alla presenza e al rapporto ludico con l’essere umano, stimolandolo ad accostarsi all’addestramento alle varie discipline dell’equitazione come se si trattasse di un gioco. “Dopo dieci anni di sperimentazione – ha dichiarato il prof Panzera- possiamo dire di aver messo a punto un sistema di addestramento decisamente vantaggioso per tutti. Siamo partiti da una difficoltà oggettiva: quando un cavallo arriva ad avere un rapporto con l’uomo in età adulta ha paura e per vincere la paura vengono usate le classiche tecniche della doma: la frusta e un morso che faccia abbastanza male da convincere l’animale a seguire la direzione indicata. Per raggiungere gli stessi risultati senza forzature noi utilizziamo una sorta di imprinting che affianca il rapporto con la madre senza sostituirlo: abituiamo il cavallo alla presenza di un essere umano fin dalla nascita in modo che l’uomo venga accettato come compagno di giochi e come insegnante. La misura del battito cardiaco consente di vedere se il sistema funziona o se l’animale si spaventa”. Oltre ad evitare trattamenti severi e traumi al cavallo, la doma dolce consente anche un risparmio agli allevatori; l’addestramento precoce infatti consente di conseguire gli stessi risultati tecnici in un periodo inferiorea quello della doma tradizionale ( sei mesi di training per circa 20mila euro di costi). Il nuovo sistema di addestramento sarà presentato alla Fiera Cavalli di Verona.

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