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59° FIERA INTERNAZIONALE DEL BOVINO

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Saranno oltre 800 gli espositori presenti alla 59° Fiera Internazionale del Bovino da Latte al via da giovedì prossimo. Allevatori, produttori di attrezzature per la zootecnia, trasformatori di materie prime, rivenditori, mangimisti e tutti i protagonisti del settore saranno a Cremona per quello che si è ormai consolidato come l'appuntamento fieristico più importante a livello italiano, e ai primi posti a livello mondiale, per gli operatori professionali del lattiero-caseario. Cremona si conferma quindi capitale italiana della zootecnia e importante osservatorio economico sull'intero settore, grazie agli studi e le ricerche presentate in fiera, e agli appuntamenti che danno l'opportunità agli operatori di confrontarsi sulle novità degli specifici settori interessati. Una delle caratteristiche per cui la Fiera Internazionale del Bovino da Latte è un punto di riferimento fondamentale per l'intero settore, è la sua importanza dal punto di vista dell'aggiornamento professionale, grazie all'apporto delle principali associazioni del mondo scientifico, allevatoriale e della trasformazione (Aisa - Associazione Industrie Salute Animale, Aita - Associazione Italiana Tecnologia Alimentare, Sivar - Società Italiana Veterinari Animali da Reddito, Unalat, Confcooperative, Cermet - Certificazione e Ricerca per la Qualità) L'appuntamento clou del calendario della 59° Fiera Internazionale del Bovino da Latte è la convocazione degli Stati Generali del Latte Italiano, un evento unico che si terrà a Cremona per la prima volta in assoluto; un incontro tra i diversi livelli della filiera lattiero-casearia, dagli allevatori ai consumatori finali. In questo modo ci sarà un confronto diretto sulle tematiche più attuali della produzione e dei mercati allo scopo di fare una precisa fotografia del settore e analizzare i punti critici di un mercato in continua evoluzione, sia dal punto di vista tecnico-scientifico, sia sotto l'aspetto normativo. Alla tavola degli Stati Generali del Latte Italiano siederanno i rappresentanti del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dell'Associazione Italiana Allevatori, dell'Unalat, dell'Assolatte, di tutte le organizzazioni professionali agricole (Cia, Coldiretti e Confagricoltura), e delle organizzazioni dei consumatori.