Scade domani il termine per aderire alla petizione promossa dall'ANMVI per raccogliere le firme di quanti chiedono l'abrogazione del contributo obbligatorio in favore dell'ONAOSI, introdotto con legge Finanziaria 2003 e applicato per la prima volta quest'anno ai nuovi contribuenti. Sempre domani scade anche il termine ultimo per versare il dovuto, una somma che per la maggioranza dei nuovi veterinari contribuenti è di 204 euro. Firmare la petizione dell'ANMVI non esime dall'obbligo fiscale, sussistente e pienamente efficace, e non esime dalle conseguenze di un mancato versamento configurabile come reato di evasione fiscale. Tutti gli iscritti all’Ordine dei Medici Veterinari sono al momento tenuti a pagare il contributo obbligatorio ONAOSI. L’obbligo, infatti, permarrà finché non interverranno sospensive o annullamenti, o non saranno modificate le norme di legge che lo prevedono o, ancora, non saranno assunte dalla stessa Fondazione ONAOSI modificazioni regolamentari al riguardo. Si tenga presente che "il contribuente obbligatorio o volontario, nonchè le amministrazioni pubbliche che non provvedano al versamento dei contributi obbligatori entro i termini previsti, ovvero vi provvedano in misura inferiore al dovuto, sono tenuti a versare il contributo evaso, maggiorato di una somma aggiuntiva determinata applicando, in ragione d'anno, il tasso dell'interesse di differimento e di dilazione di cui all'art. 13 del d.l. 29 luglio 1981,n.402 ( e successive modificazioni ed integrazioni). La somma aggiuntiva non può essere comunque superiore al 100% dell'importo dei contributi non corrisposti entro la scadenza fissata. ( Regolamento di riscossione dei contributi ONAOSI, atto ministeriale 31/07/2003). Come più volte chiarito dal consulente fiscale dell'ANMVI, dott. Giovanni Stassi su Professione Veterinaria, l'iscrizione a ruolo del contribuente inadempiente da parte dell'ONAOSI "vuol dire che l'ONAOSI provvederà ad incaricare il Concessionario della Riscossione competente (ex Esattoria) per il recupero del credito a mezzo cartella esattoriale".
Le firme, ormai più di 2.500 mentre scriviamo ed in continua crescita, saranno consegnate alle autorità competenti dell'Esecutivo e ai parlamentari impegnati nella presentazione e nella discussione di progetti di legge abrogativi. Parallelamente, prosegue l'azione dei legali dell'ANMVI per arrivare a contestare per via giudiziale la costituzionalità dell'obbligo contributivo da parte dei sanitari privati.