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CORTE DEI CONTI: TRIENNALI NON DOTTORI

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La magistratura contabile ha respinto al mittente la Riforma-Moratti. I rilievi riguardano anche la figura dei laureati triennali, al quale la versione definitiva del testo messo a punto dal Ministero dell’Università attribuiva la qualifica di “dottori”, qualifica che verrebbe condivisa con i laureati quinquennali. La difficoltà per il Ministero è quella di attribuire ai laureati con tre anni di università un titolo si studio spendibile sul mercato, ma non sovrapponibile con quello dei laureati quinquennali. Solo ai quinquennali è concessa la possibilità di accedere agli albi professionali e la definizione di professionisti iunior proposta per i triennali non è mai stata accolta favorevolmente dagli ordini professionali. A catena, la stessa difficoltà si trasferisce sul Dpr 328/01, anch’esso in revisione per la modifica dei canali di accesso agli albi in virtù della nuova presenza di laureati triennali e per la modifica dei procedimenti elettorali degli ordini. L’ipotesi allo studio prevede il diritto di voto anche per i triennali. La Corte dei Conti ha imposto al Ministero dell’Università un nuovo ripensamento della materia.