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PROFESSIONI NON RICOSCIUTE ALLE REGIONI

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Il documento elaborato dal ministero per gli affari regionali, guidato da Enrico La Loggia in materia di professioni, sembra avvicinarsi sempre di più alle richieste delle regioni. Lunedì sera, i tecnici di Palazzo Chigi e quelli degli organi regionali si sono incontrati per definire le ipotesi di modifica al documento che individua i principi generali e le competenze esclusive dello Stato in materia di professioni. Le professioni non regolamentate saranno di competenza delle regioni. La conferma arriva dal ministro La Loggia che afferma: “Le aperture significative dimostrate dal Governo sono il segno della buona volontà di giungere a una soluzione rapida e condivisa”. Il documento sarà all’ordine del giorno di giovedì prossimo, della Conferenza Stato-Regioni. Il ministro La loggia “auspica che nella riunione di giovedì la Conferenza possa dare il primo via libera al decreto”. “Per la prima volta – spiega Carla Guidi, assessore alla Toscana e responsabile professioni per la Conferenza – il Governo ha dimostrato di essere disponibile a un contradditorio su questa materia. Ci siamo sforzati di far capire che le regioni chiedono più chiarezza su un tema importante e sul quale non si parte da zero”. (fonte: Italia Oggi)