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RANDAGISMO, LE PROPOSTE PER SIRCHIA

Si è conclusa il 31 di maggio la fase iniziale dei lavori della commissione ministeriale Benessere animale e lotta al randagismo. La stesura finale del documento sarà a breve inoltrata al Ministro Sirchia ed ai suoi collaboratori responsabili per il settore che dovrebbero utilizzarla come base sulla quale costruire nuove norme finalizzate alla migliore gestione dei problemi del randagismo e dell’abbandono degli animali d’affezione. Secondo Laura Torriani “nonostante la diversità delle componenti la commissione le conclusioni alle quali si è giunti sembrano avere discretamente soddisfatto sia i veterinari, sia gli animalisti, forse per la prima volta dalla stessa parte di un tavolo di discussione.” Di primaria importanza soprattutto per la specie canina, l’attivazione in tempi rapidi di un’anagrafe efficiente e funzionale, basata sul microchip e sulle banche dati regionali e nazionale, che permetta ai proprietari di animali di usufruire della possibilità capillare di iscrivere e identificare il proprio pet direttamente dal proprio veterinario evitando lungaggini burocratiche e perdite di tempo che scoraggiavano in passato molti di loro. Nuovo inoltre il concetto di un’anagrafe felina che avrà tempi di attivazione probabilmente più lunghi, ma che potrà esordire con l’entrata in vigore del passaporto per l’espatrio che stabilisce anche in Italia l’obbligo di identificazione certa sia dei cani sia dei gatti e dei furetti. Capitolo rilevante che ha impegnato i componenti della commissione per diverso tempo la questione della sterilizzazione dei cani ricoverati o in transito nelle pubbliche strutture. Chiarisce Laura Torriani che “l’articolo 2 della legge 281 già stabiliva, anche se in modo non chiarissimo e “liberamente” interpretabile, la necessità di limitazione delle riproduzione mediante sterilizzazione effettuata dalle strutture ASL, ma difficoltà sia economiche sia organizzative hanno sempre reso l’esecuzione di tale procedura saltuaria e inefficiente”. Si prevede quindi in futuro di sfruttare fattivamente ed estensivamente lo strumento della convenzione con i veterinari LP per meglio ottemperare alla necessità di ridurre il numero dei soggetti ricoverati presso i canili, e soprattutto per impedire la riproduzione degli stessi all’interno delle strutture. Già alcune leggi regionali, come quella del Lazio, prevedevano di dare in adozione solo animali sterilizzati, e tale vincolo sarà quindi esteso al territorio nazionale. È inoltre ormai ritenuto indispensabile il censimento delle strutture che ricoverano animali privi di proprietario, dato che attualmente risulta poco attendibile. Non secondario il lavoro relativo alla necessità di sviluppare metodiche di comunicazione corrette ed efficaci rivolte alla cittadinanza per rendere noto il concetto di possesso responsabile dell’animale, troppo spesso considerato poco più di un giocattolo. “Una parte rilevante del problema degli abbandoni – commenta il Segretario ANMVI - deriva dalla leggerezza con la quale spesso si acquisisce un animale che in realtà comporta un impegno rilevante non da tutti conosciuto a priori. Sarà quindi uno degli obiettivi primari della campagna di informazione prevista la diffusione di informazioni realistiche relative alla convivenza con i pet”. La Commissione no esauirirà con questa prima fase di lavori il proprio compito. Si prevede infatti di mantenerla attiva affinchè in futuro possa avere compiti di controllo e verifica sui risultati ottenuti e di studio delle nuove strategia da adattare alle possibili evoluzioni delle problematiche considerate.