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VETERINARIA PUBBLICA IN SCIOPERO

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Ad aderire allo sciopero di oggi, secondo le prime stime dei sindacati, sarebbe il 60-80% dei medici. La protesta non e' unitaria. Allo sciopero, infatti, non aderisce Intesa Medica, che rappresenta Cimo, Anpo e Cisl Medici, e la Federazione Medici Uil. Le sigle che scioperano rappresentano poco piu' del 60% dei medici sindacalizzati; quelle che non hanno aderito il 38-39% circa. Lo sciopero di oggi e' il quarto in cinque mesi: il primo si e' svolto il 9 febbraio, due ore di sciopero sono state fatte dai medici dipendenti l'8 e il 9 marzo ed un' ultima giornata di protesta si era svolta il 24 aprile scorso con la manifestazione nazionale dei medici a Roma. Difesa del servizio sanitario, federalismo solidale, rinnovo dei contratti e delle convenzioni, e risposta ai problemi dei medici specializzandi: sono questi gli obiettivi comuni della lotta dei sindacati medici. Dopo l'incontro con il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, il fronte sindacale si e' spaccato. Da una parte i medici aderenti alle sigle (Anpo, Cimo-Asmd, Cisl Medici-Cosime, Federazione medici Uil Flp, sinafo, Aupi, Confedir Sanita' e Dirigenza Stap Uil Fpl) che hanno sottoscritto ieri un compromesso con Sirchia, e hanno deciso di sospendere lo sciopero di domani; l'impegno mostrato da Sirchia, soprattutto per quanto riguarda la ridefinizione con le Regioni dell'atto di indirizzo, che dovra' essere discusso il 16 giugno e' - a loro parere - un fatto positivo. Il secondo fronte e' invece costituito dalle altre organizzazioni sindacali (Anaao-Assomed, l'Arooi, la Fp Cgil, l'Umsped e i veterinari della Civemp e la Federspecializzandi) che hanno disertato l'incontro con il ministro in quanto ''interlocutore privo di titolo istituzionale, non legittimato a parlare del contratto e screditato dall'azione di governo'', e che hanno confermato per domani la loro astensione dal lavoro. Ma la loro protesta questa volta arrivera' sotto le finestre del ministero dell' Economia di via XX Settembre. (ANSA)