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SCOTTI: 20 ANNI DI BUSINESS?

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(Dall'editoriale di Professione Veterinaria n. 19/2004)- "Non vorrei cadere nel celebrativo, ma credo che il movimento culturale nato nel 1984 con la fondazione della SCIVAC abbia rivoluzionato il modo di intendere la professione veterinaria. Questa trasformazione ha contagiato nel tempo tutti i settori della nostra Categoria, dando vita ad un vero e proprio movimento cultural-professionale che sta contribuendo in modo determinante a fare prendere coscienza al Medico Veterinario del ruolo che gli spetta nella società moderna. Da quando è nata l’ANMVI, la SCIVAC è fra le Associazioni Federate da cui arrivano le maggiori sollecitazioni sui problemi professionali, essendo la Società numericamente più consistente ed espressione della fetta più numerosa della veterinaria italiana: quella di chi si occupa di animali da compagnia. Un sistema così articolato e complesso richiede un dinamismo ed un presenzialismo notevole. Nell’era della comunicazione globale una Categoria come la nostra non può continuare ad usare il pennino e il calamaio, ma deve avere strumenti dinamici per potere aggiornare in tempo reale i propri associati. Tutto questo richiede un coordinamento logistico complesso, che ha costi notevoli e, non godendo il nostro movimento di sovvenzione alcuna, non può che gestirsi attraverso una politica di tipo aziendal-manageriale che consenta il mantenimento economico di tutte le molteplici attività che vengono proposte, di cui molte locali e gratuite, nonostante i costi che si devono sostenere per il loro accreditamento ECM. Nel ventennale della fondazione di Scivac, credo che sia giusto celebrare l’evento anche spiegando al Socio, e a chi sovente si chiede che sorta di business si faccia dentro Palazzo Trecchi, cosa vuol dire realizzare una idea vincente come la nostra anche dal punto di vista economico-gestionale. Soltanto perseguendo una politica manageriale di questo tipo,senza curaci delle sterili critiche dei malpensanti, potremo avere le risorse economiche per continuare a crescere e porre in essere tutte le iniziative che possano andare a favore e a tutela della nostra professione. Spero che la Classe dirigente che tra dieci anni sarà alla guida del nostro movimento possa avere una organizzazione così potente da imporre alla società la figura di un Medico Veterinario formato secondo i parametri di una Sanità moderna, in ruoli e competenze di primo attore che spettano di diritto alla nostra professione e che è doveroso pretendere". CARLO SCOTTI