• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31987
cerca ... cerca ...

SICUREZZA ALIMENTI ED ERRORI DOMESTICI

Immagine
La sicurezza alimentare? Una responsabilità del produttore. I controlli delle autorità pubbliche? scarsi e ininfluenti. Il posto più sicuro contro le intossicazioni? Il proprio domicilio. Sono alcune delle convinzioni espresse dalle persone interpellate dall’Osservatorio per la Sicurezza Alimentare dell’Asl 8, nel corso dell’indagine a campione effettuata nei comprensori di Moncalieri, Nichelino, Chieri e Carmagnola. Convinzioni, purtroppo, che non coincidono sempre con la realtà: spesso i rigidi controlli sulla qualità e sulla produzione dei cibi in commercio finiscono per essere vanificati dai cattivi comportamenti dei consumatori. “A fronte di una scarsa fiducia in ciò che si acquista e nelle tecniche di prevenzione- afferma Bartolomeo Griglio- direttore del settore igiene degli alimenti di origine animale dell’ASL 8- di solito corrisponde un diffuso eccesso di fiducia nelle proprie capacità di manipolazione degli alimenti. Un errore gravissimo, fonte di molti guai per la salute”. L’indagine della ASL 8, all’avanguardia a livello regionale, curata da un pool di medici , veterinari, psicologi, addetti alla comunicazione, è servita a fotografare la percezione dei rischi legati al consumo degli alimenti; l’analisi dei risultati orienterà invece le strategie di prevenzione a tutela dei soggetti a rischio: anziani, malati, donne in gravidanza, bambini in tenera età: “La conoscenza dei comportamenti individuali – aggiunge Griglio- ci permette infatti di scovare le cause della diffusione di intossicazioni o tossinfezioni alimentari”. Ad esempio la salmonellosi, fenomeno studiato con crescente attenzione dal settore igiene e sanità pubblica della Regione Piemonte. Dal periodo aprile-giugno del 2001 al trimestre ottobre-dicembre 2003, sono stati isolati 864 casi di salmonella, con frequenza maggiore per il tipo S. Typhimurium (50,69%)e S. Enteritidis (27,77%). Nell’ambito dellASL 8, grazie alla particolare cura prestata alle problematiche alimentari nel 2003 il germe è stato isolato in 30,6 soggetti ogni 100mila abitanti: dato nettamente superiore alla media piemontese, 11,4 isolamenti, ma inferiore alla media europea, 51 solamente. Spesso si tratta di casi asintomatici. Alimentazione e informazione, tuttavia, non sempre vanno di pari passo. Il 70% degli interpellati attribuisce alla sicurezza alimentare un’elevata importanza per la tutela della propria salute. am molti ammettono di non conoscere a fondo il problema Ogm. ( Massimiliano Peggio, La Stampa, 26/05/2004)