Le Sezioni riunite della Corte dei Conti hanno deliberato di riferire al parlamento sulla sostenibilita' degli oneri del contratto, ''tenuto conto della complessiva situazione finanziaria del Servizio Sanitario Nazionale. Il 30 marzo scorso la Corte dei Conti aveva fornito una certificazione non positiva'' per il contratto del comparto sulla sanita'. Alla fine del mese scorso la Corte dei Conti aveva infatti espresso dubbi sulla sostenibilita' dell'onere finanziario a carico delle Regioni e sulla disponibilita' di alcune risorse contrattuali. In particolare - aveva fatto notare la magistratura contabile all'Aran - ''non sembrano sussistere i presupposti per una valutazione positiva di compatibilita' finanziaria degli oneri contrattuali derivanti dall'ipotesi di accorso all'esame''. Romano Colozzi, Presidente del Comitato del settore-sanità delle Regioni, ha replicato alla Corte dei Conti e ha definito ''impensabile'' che passi la logica di bloccare i contratti della sanita' finche' non verra' risolto il cronico disavanzo del finanziamento del Fondo sanitario nazionale. Sulla base di questo convincimento, il Comitato fornirà all'Aran ''un parere in base al quale si proceda comunque alla sottoscrizione definitiva del contratto". "Pur comprendendo le preoccupazioni della Corte, a mio giudizio - ha aggiunto Colozzi- gli operatori sanitari hanno il diritto di veder applicato il nuovo contratto di lavoro. In proposito, le Regioni avevano gia' fornito - ha ricordato Colozzi - le necessarie rassicurazioni circa la copertura finanziaria degli oneri contrattuali aggiuntivi''. (ANSA)