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SCIOPERO SSN: OGGI E' VIRTUALE

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Alta adesione allo sciopero di un'ora di ieri mattina dei dirigenti medici, veterinari, sanitari, tecnico-amministrativi del Ssn, dei medici e veterinari del ministero della salute e degli specializzandi, con una adesione attorno al 75-80% e pochi disagi, hanno assicurato i sindacati, per i cittadini. Per oggi e' previsto che l'equivalente di un'ora di lavoro venga devoluta alla Caritas per iniziative umanitarie e per il prossimo 22 marzo resta confermato lo sciopero di un'intera giornata. Anche se non sara' possibile avere una stima della somma raggiunta prima della fine del mese, gia' risulta, ha spiegato l'Anaao Assomed che moltissimi dipendenti abbiano gia' inviato la richiesta di trattenuta alla propria amministrazione. Apprezzamento arriva da parte del Tribunale dei Diritti del Malato per l'ora di sciopero che oggi sara' solo virtuale. ''Finalmente una protesta alternativa. Uno sciopero che evita di scaricare sui cittadini colpe che non hanno'' ha commentato il segretario nazionale di Cittadinanzattiva, Teresa Petrangolini. ''Siamo in prima fila anche noi - ha aggiunto Stefano Inglese, segretario nazionale del tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva - contro il prevalere di logiche ragionieristiche nella gestione delle politiche sanitarie''. ''Dai sindacati medici ci attendiamo ora - ha concluso Inglese - che proseguano nella utilizzazione di strumenti di lotta alternativi''. I sindacati si dicono sconcertati per il ''persistente silenzio del Governo: nessuna risposta ai problemi sollevati dalle azioni di protesta dei dirigenti tutti del Ssn; nessuna parola spesa a garanzia della sopravvivenza del servizio sanitario nazionale, del suo finanziamento e del mantenimento della sua integrita'''. ''Non chiediamo generiche rassicurazioni, come la grande attenzione che avrebbe, secondo il Ministro della Salute Sirchia, il Presidente del Consiglio Berlusconi- dicono- ma atti concreti come il finanziamento adeguato della sanita' pubblica al fine di garantire almeno i livelli essenziali di assistenza per tutti i cittadini, uno stop al progetto di devolution in sanita' con la creazione di 21 sistemi sanitari diversi con penalizzazioni per i cittadini delle Regioni piu' povere, l'avvio della trattativa per il rinnovo contrattuale con certezza dei finanziamenti e con garanzia dei diritti acquisiti riguardanti l'indennita' di esclusivita', l'orario di lavoro, la formazione ed il Comitato dei Garanti''. (ANSA).