• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31429

SCIOPERO, VETERINARI PRECETTATI.

Immagine
Numerose precettazioni hanno permesso ad alcuni importanti mercati ittici ed ad alcuni macelli di operare nonostante lo sciopero di oggi riguardasse anche i veterinari pubblici. Lo ha reso noto il principale sindacato di categoria, il Sivemp, spiegando che la protesta e' stata forte e compatta. ''Una iniziativa inevitabile, determinata dalla politica sanitaria insoddisfacente, portata avanti in due anni di incertezza da un Ministero della salute il cui titolare, il Professor Sirchia, in questi giorni, per aggiungere ulteriore sconcerto, scrive ai giornali una invettiva contro le ristrettezze finanziarie della sanita' volute dal Ministero dell Economia. Il Ministro della salute che affianca la nostra protesta, non vi pare incredibile? C e' da chiedersi se la motivazione non sia il suo stato di mobilita' per esubero dal Consiglio dei Ministri''. ''I veterinari hanno anche manifestato in modo cosi' esteso che non si ricordava da anni ha spiegato il Segretario Nazionale Aldo Grasselli - per sconfiggere definitivamente la cordata di coloro che vorrebbero la sicurezza alimentare e la sanita' pubblica veterinaria sottratta al Ministero della salute per traslocarla al Ministero dell Agricoltura e dell Alimentazione''. Ed i veterinari, ha aggiunto Grasselli, in questa giornata di sciopero sono stati precettati piu' degli anestesisti e dei chirurghi: ''I Prefetti - ha detto il sindacalista - hanno avuto incarico di esercitare il loro potere di precettazione non per far lavorare le sale operatorie ma per assecondare gli interessi di specifici settori commerciali e dell'industria alimentare che sarebbero stati bloccati dalla mancanza di materie prime certificate dai veterinari del SSN in sciopero. Credo sia chiaro il concetto che noi difendiamo con il nostro sciopero: i consumatori sono garantiti al meglio solo se i responsabili della loro salute, e della loro alimentazione come i veterinari, sono alle dipendenze della Sanita' e se questa e' finanziata adeguatamente''. (ANSA)