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BSE, PIU’ CONTROLLI SU PARTI A RISCHIO

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Recependo le ultime direttive comunitarie che hanno riscritto l’elenco degli organi da rimuovere durante la macellazione dei bovini, il Ministero della Salute ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto sulle Misure sanitarie di protezione contro le encefalopatie spongiformi trasmissibili . Il decreto ridefinisce le parti a rischio e richiede che venga eliminato “tutto il materiale stoccato o miscelato con materiale specifico a rischio”. I titolari di impianti di incenerimento devono inviare ai servizi veterinari regionali un prospetto riepilogativo del materiale distrutto entro il 30 aprile di ogni anno. La UE richiede che il materiale venga rimosso al momento della macellazione degli animali. Le macellerie potranno asportare la colonna vertebrale solo se autorizzate. Fra i divieti, numerosi, quello di cedere o somministrare a qualunque titolo carne di bovini di oltre 12 mesi alla quale non sia stata asportata la colonna vertebrale, utilizzare le ossa di bovini, ovini e caprini, trasportare il materiale a rischio specifico in contenitori non autorizzati, inviarlo in impianti non autorizzati, utilizzare tecniche di stordimento e macellazione diverse da quelle previste, asportare qualunque parte dagli animali morti e utilizzarla per fini diversi dall’eliminazione, introdurre in Italia materiale a rischio specifico e infine avvalersi di deroghe previste dalle disposizioni comunitarie senza specifici regolamenti nazionali.
I servizi veterinari delle aziende sanitarie sono autorizzati alla rimozione del materiale a rischio per fini diagnostici, di ricerca e didattici. I controlli dei servizi veterinari, disciplinati dalle regioni e province autonome devono essere effettuati senza preavviso.