Coldiretti, Cia e Confagricoltura della Sardegna giudicano con soddisfazione le nuove disposizioni del ministro Sirchia sulla movimentazione degli animali vaccinati contro la lingua blu, un provvedimento - osservano le organizzazioni di categoria - che renderà più facile in Italia trasferire capi vivi da una regione all'altra.
Il provvedimento in questione è la circolare del 15 dicembre scorso con cui il Ministro Sirchia annuncia che la UE ha approvato modifiche all’articolo 3 della Decisione 2003/828/CE che riguarda le regole della movimentazione animale sull’intero territorio nazionale. Nei territori che avranno completato le vaccinazioni entro il 30 aprile “gli animali da vita e da macello possono essere movimentati verso i territori indenni anche dalle zone di protezione purché siano stati vaccinati da almeno 30 giorni e da non più di un anno contro il sierotipo o i sierotipi che circolano nel territorio di origine. Gli agnelli di età inferiore ai 40 giorni e i vitelli di età inferiore alle 4 settimane, se nati da madri vaccinate possono essere inviati verso i territori indenni.” Nei territori dove non sarà stata completata la vaccinazione entro il 30 aprile , gli animali da vita possono essere movimentati verso il territori indenni purchè siano stati vaccinati da almeno 30 giorni e da non più di un anno contro il sierotipo o i sierotipi che circolano nel territorio di origine, purchè tutti gli animali dell’' azienda di provenienza siano stati vaccinati ed il piano di sorveglianza dimostri che la circolazione virale, nel territorio di origine, è cessata da almeno 60 giorni prima della spedizione. Gli animali da macello possono essere movimentati ancche dalle zone di protezione purché vaccinati da almeno 30 giorni e da non più di un anno contro il sierotipo o i sierotipi che circolano nel territorio di origine e tutti gli animali dell' azienda di provenienza siano stati vaccinati”.
All’inizio della terza campagna di vaccinazioni contro la lingua blu (sono in arrivo nell' Isola poco meno di 4 milioni e mezzo di dosi di vaccino), gli allevatori sardi rinnovano la richiesta di “chiarezza e trasparenza sull' intera operazione''. Prima del flagello della blue tongue erano in media 60 mila i vitelli venduti dagli allevatori sardi verso i centro di ingrasso del nord Italia, ''un mercato fiorente - sottolineano le tre organizzazioni - messo in ginocchio dall' epidemia''.