RIFORMA DEGLI ORDINI: ECCO LA BOZZA

Non c’è intesa fra gli Ordini e le Associazioni non riconosciute sul documento licenziato dal Ministero della Giustizia nella riunione del 20 febbraio scorso. L’attrito potrebbe far slittare di qualche giorno il varo definitivo della bozza del progetto di disegno di legge per la riforma delle libere professioni intellettuali. Secondo il Colap il testo “ accredita un sistema nel quale non possono emergere se non le professioni organizzate in maniera ordinistica”.
La bozza, articolata in 36 punti, riporta in allegato gli attuali Ordini. Contiene almeno otto deleghe al Governo da attuare entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge. Raffica di decreti dunque da parte del Ministero della Giustizia. Il Cup osserva che il riordino è subordinato a troppi decreti attuativi, ma è favorevole alla bozza. Per la Consilp, gli spazi delle associazioni professionali sono definiti per esclusione, dato che il testo si sofferma espressamente su ruoli, compiti e funzioni degli ordini. L’ADEPP, infine, è soddisfatta e auspica un’alleanza con CUP e Associazioni per la predisposizione di servizi professionali.