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ECM, AUTOFORMAZIONE, ORDINI E FAD

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Si sono riunite mercoledì scorso la Sezione "Accreditamento dei Provider" e la "Commissione Nazionale per l'ECM. L’obiettivo è di formulare una nuova ipotesi di accordo Stato Regioni sulle
le ulteriori fasi di attuazione del programma ECM per il 2003.
Questa i punti toccati nel corso della riunione, per ciò che riguarda la medicina veterinaria: Obbiettivi formativi: per la nostra Categoria sono sovrapponibili con quelli del SSN e coincidenti con l'organizzazione dei Servizi Veterinari, ma generici ed incongrui per la veterinaria privata. L'esigenza di agevolare un passaggio graduale della formazione autogestita (non vincolata cioè ad obbiettivi nazionali e regionali) ha indotto la precedente Commissione a proporre ulteriori obiettivi intercategoriali. Ciò ha determinato alcuni inconvenienti. Per evitare conseguenze aberranti già viste (un veterinario potrebbe soddisfare il debito formativo solo con corsi di lingue di informatica) è stato ipotizzata l'acquisizione dell'80% dei crediti nelle specifiche materie, discipline e specialità della Categoria professionale di appartenenza. La formazione residenziale, così come è attuata oggi dovrà risultare in futuro marginale. Al fine del soddisfacimento del debito formativo dovranno essere prese in considerazione alcune attività formative -autoformazione, discussioni su casi clinici, confronti e frequenze ai reparti specializzati, scambi di esperienze, consulenze,ecc.-che, per un certo numero di crediti potranno essere autocertificate o riconosciute dagli Ordini. In particolare, per quanto concerne l'autoformazione ,anche nella fase attuale potrebbe essere riconosciuta una quota (o quote differenziate) di crediti tramite autocertificazione o su attestazione di istituzioni pubbliche o private.
Sul ruolo degli Ordini come provider ecm, si registrano posizioni assolutamente distanti: la previsione per gli stessi di un ruolo di terzietà istituzionale - organismo accertatore del soddisfacimento del debito formativo (organismo di controllo e di registrazione dei crediti)- impedirebbe di fatto l'attività di provider. Gli Ordini non dovrebbero quindi fare formazione (ammissibile solo in caso di eventi che riguardino la deontologia) e dovrebbero reinventarsi in "fondazioni" per poter evitare conflitti o situazioni autoreferenziali. A questo proposito il Commissario ECM per la Veterinaria Gaetano Penocchio ha dichiarato: Io credo che gli Ordini possano e debbano fare formazione. Grazie agli Ordini è stato possibile proporre molte iniziative gratuite riconosciute dal sistema; ciò non ha riguardato purtroppo tutta la Nazione. E' vero che, indipendentemente dagli Ordini, sud ed isole hanno ospitato solo il 15% degli eventi riconosciuti ECM. In questo senso sarà necessario che, almeno le Istituzioni ripensino ad una diversa strategia che preveda pari opportunità.
Per ciò che riguarda la formazione a distanza, ossia l'attività di formazione con supporti cartacei ed informatici (self learning e on line learning), si prevede possa essere accessibile dopo la fase sperimentale che si svilupperà nel primo semestre 2003 (nei prossimi mesi partirà in 50 aziende sanitarie una sperimentazione FAD in collaborazione con FIASO, FEDERSANITA' ANCI). La Commissione , attraverso una apposita Sezione, sta elaborando gli standard minimi, i requisiti, le metodologie, ed i criteri di valutazione dei prodotti e di verifica dell'apprendimento.