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VIVISEZIONE: INCHIESTA SU LIBERO

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Oggi Libero pubblica la prima puntata di un’inchiesta sulla sperimentazione sugli animali. Le premesse e gli scopi di questo lavoro sono annunciati dal suo stesso autore, Oscar Grazioli, sulla prima pagina del quotidiano diretto da Feltri: “Un viaggio – inchiesta sul mondo della vivisezione, per capire quel che succede e sollevare qualche dubbio su un modello di ricerca che la scienza ufficiale ci presenta come l’unico possibile. Ammesso e non concesso che la sperimentazione sugli animali serva a qualcosa per l’uomo e sia eticamente accettabile noi cercheremo di dimostrare , attraverso i documenti e le esperienze di chi nei laboratori di vivisezione ha lavorato per anni, che i risultati di queste ricerche “scientifiche salvavita” sono spesso inutili e falsati, o addirittura un pericolo per la nostra salute.” Il dibattito si è recentemente riacceso con contributi da più fronti. Al riguardo l’AISAL (Associazione Italiana per le Scienze degli Animali da Laboratorio) fa sapere attraverso la sua presidente Gemma Peretta che “la pratica sperimentale sugli animali da laboratorio è ancor oggi necessaria ed indispensabile in molte discipline scientifiche” e ricorda l’impegno dell’AISAL ad attenersi al principio delle tre “R”: sostituzione degli animali con metodiche alternative (replacement), riduzione del numero degli animali utilizzati (reduction) e affinamento delle metodiche per ridurre le sofferenze animali (refinement).
(da Professione Veterinaria, 10/2002). Recentemente la Commissione Europea ha indetto una conferenza per rafforzare la collaborazione tra ricercatori e istituzioni nella quale si è prospettata la necessità di finanziare la ricerca di metodi alternativi nel settore della genomica e della proteomica . Per ora sono stati finanziati dalla UE 35 progetti per un totale di 43 milioni di euro.