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VETERINARI INDIPENDENTI, MA DA COSA?

Non l’ha ricevuta nemmeno l’ANMVI, che pure figura tra i destinatari in indirizzo, la lettera non datata e non firmata dei “veterinari indipendenti milanesi”. Alla sede dell’Associazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani, la lettera - che invocando il libero aggiornamento polemizza con l’Ordine di Milano e attacca il Direttivo dell’ANMVI e la FNOVI - è stata trasmessa per fax dai pochi Colleghi che hanno potuto leggerla. Eppure, negli intenti, si voleva scrivere a tutti i Colleghi di Milano e provincia e per conoscenza ad ANMVI, FNOVI, SIVELP, Ordini provinciali e Settimana Veterinaria. I “veterinari indipendenti milanesi” contestano “gli ECM”, paventano la perdita di libertà dei liberi professionisti, fanno allusioni polemiche e attacchi personali. “ Non ritengo di dover entrare nel merito di evidenti inesattezze riportate in forma anonima". – dichiara Paolo Bossi , aggiungendo di non aver ricevuto la lettera né come Collega di Milano, né come Ordine , né come Presidente dell’ANMVI . “ Peccato che nel panorama della Veterinaria si debba anche assistere a "soluzioni" di questo tipo, che purtroppo non risolvono nulla, mentre chi critica dovrebbe almeno essere costruttivo. “ replica Laura Torriani, chiamata in causa come Vice presidente dell’Ordine di Milano e Segretario ANMVI: “. Indipendenti da cosa non ci è dato di sapere - prosegue la Torriani - Non si capisce comunque cosa vieti ai colleghi che non ritengono di dover partecipare all'ECM di assumersene la responsabilità e di non partecipare a nessuna delle iniziative proposte." Per Carlo Scotti, Vice Presidente ANMVI “ questa lettera assomiglia tanto a quello che certe testate di categoria stanno scrivendo negli ultimi tempi. Ho già scritto quello che penso nel mio ultimo editoriale. Mi sento solo di aggiungere che al Congresso Nazionale SCIVAC di Perugia è stato approntato un piano di incontri regionali accreditati e gratuiti per i Colleghi interessati. Sono altre le organizzazioni che dovrebbero ringraziare l’ECM.”